Page 19 - Oscar Wilde
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"Che cosa hai scoperto, Sybil?" le domandò lord Arthur, alzando gli occhi e sorridendole.
"Guarda che amore di bomboniera d'argento. Non ha l'aria molto vecchiotta e olandese? Oh, dammela! Tanto, la collana di ametiste so benissimo che non me la metterò mai prima di aver compiuto gli ottant'anni!". Era la scatola che aveva contenuto l'aconitina. Lord Arthur trasalì e un debole rossore gli imporporò le guance. Aveva quasi completamente dimenticato ciò che aveva fatto e gli parve una strana coincidenza che proprio Sybil, per amore della quale si era cacciato in quel terribile pasticcio, dovesse essere la prima persona a rammentarglielo.
"Ma certo che puoi prenderla! La regalai io stesso alla povera lady Clem!" "Oh, grazie, Arthur! E credi che posso prendere anche il 'bonbon'?Non avrei mai supposto che lady Clementina amasse i dolciumi: mi pareva troppo intellettuale".
Lord Arthur divenne mortalmente pallido e un pensiero orribile gli attraversò la mente.
"Quale 'bonbon', Sybil? Che intendi dire?" domandò con voce bassa e rauca.
"Oh, non ce n'è che uno! E ha un'aria talmente vecchia e polverosa che non ho la minima intenzione di mangiarmelo. Ma che ti prende, Arthur? Come ti sei fatto pallido!"
Lord Arthur attraversò di corsa la stanza e s'impadronì della scatoletta. Dentro c'era ancora la capsula ambrata con la sua bubbola di veleno. Lady Clementina era morta di morte naturale, nonostante tutto! L'emozione di una simile scoperta fu eccessiva per lui. Gettò la capsula nel fuoco del caminetto e si lasciò cadere sul divano con un gemito di disperazione.