Page 11 - La Flora | 2020
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Penso...
         A volte mi fermo a pensare, a pensare a come sarebbe stato questo palio, come
         sarebbero andate le cose e come avremmo vissuto quello che, giorno dopo giorno,
         ci appassiona sempre di più.
         ... a come sarebbe stato guardarci in faccia e dirci ‘è maggio’
         ... a come sarebbe stato scendere in piazza, cantando a squarciagola, con gli occhi
         alzati a cielo e con quel brivido che inevitabilmente ti viene quando rivedi la croce,
         perché chi più chi meno, tutti sperano di portarla a casa.
         ... a come sarebbe stato uscire ogni giorno di casa col foulard, chi per andare a scuola,
         in università, al lavoro. Non importa dove si va, basta avere le spalle coperte dal nostro
         inseparabile amico. Penso a quante sarebbero state le domande dei contradaioli dopo
         le prove del venerdì mattina, “ma il cavallo gira?”, “ma tiene lo steccato?”.
         ... a come sarebbe stato arrivare la domenica mattina in contrada , indossare il proprio
         vestito e sfilare, col cuore e con gli occhi pieni di fierezza e di orgoglio, perché è
         questo che fa di una persona un contradaiolo: l’orgoglio che prova per i propri colori,
         nonostante tutto e tutti.
         ... a come sarebbe stata l’estrazione delle batterie, i primi quattro giri, e poi mi chiedo
         se saremmo stati fortunati al punto da correrne altri cinque, e magari di vedere
         il nostro fantino col nerbo alzato. Penso a tutto questo e mi rendo conto del fatto
         che quest’anno nessuno di noi potrà vivere queste emozioni, che è davvero difficile
         spiegare; che nessuno di noi sentirà intonare il proprio coro preferito, che nessuno
         di noi indosserà il vestito che ha sempre sognato e che nessuno di noi sospirerà dopo
         una batteria favorevole. Ma sapete, se mi fermo a pensare, mi rendo conto che noi
         non abbiamo mai mollato davanti a nessun tipo di ostacolo, nemmeno davanti al più
         alto e difficile da superare. Oggi voglio fare un augurio a me e ai miei contradaioli:
         che possiate provare sempre questa passione e che possa diventare sempre più gran-
         de e vera; infine spero di poter tornare presto a sognare, a cantare, ad abbracciarci
         e a vivere insieme. Ci auguro sempre e per sempre un amore così grande.
         Sempre in alto le bandiere, sempre in alto il nostro amore.
                                                           Marta
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