Page 56 - L'INVENZIONE DEL BUIO
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Io - Quindi dici che ho fatto bene?
Lui - Certo! In questi casi è preferibile tuffarsi nella mischia.
Meglio stare il più vicino possibile alla linea di fuoco.
Io - Non esageriamo. È stata una sassaiola.
Lui - Sei ferito?
Io - No, solo qualche ammaccatura. Sai, avevo deciso di
sperimentare il tuo sistema e ho rimediato una fasciatura
per coprirmi gli occhi. Stavo appunto fiutando qualcosa
nell’erba, un lieve fruscio di rugiada… Poi all’improvviso
mi sono sentito circondato. “Via la benda! Apri gli occhi!
Maledetto, togli subito quella fascia dagli occhi!”
Lui - Chi era?
Io - All’inizio ho pensato che fosse un gruppo di alieni.
Errore madornale. Quando mi hanno strappato via la
benda, mi sono reso conto che erano semplici umani.
Uomini, donne, anziani, persino bambini. Gente
comune. Sai qual è la cosa che mi ha ferito di più? La
loro pretesa che non avessi diritto a non vedere. “Questa
è casa nostra! Si fa così e basta!” Capisci? Mi è sembrata
una cosa intollerabile. Come se all’improvviso fosse
apparso un limite che non potevo oltrepassare: “Da qui le
nostre strade si dividono. Io sarò un estraneo per voi e voi
sarete degli estranei per me. Fino a prova contraria.” Poi
sono arrivati i controllori…
Lui - E che è successo?
Io - Ovviamente hanno preso le difese dei facinorosi. Uno
di loro si è messo a leggere una specie di codice. Diceva
che non era consentito tapparsi gli occhi nei luoghi
pubblici, che si trattava di un comportamento pericoloso
per sé e per gli altri. Cose del genere. Nel frattempo io
correvo da una parte all’altra tenendomi le mani sugli
occhi, anche per protesta. Per fortuna avevo cominciato
ad avere una certa dimestichezza con il buio. Riuscivo a
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