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In altre parole: un topo acquisisce una forma che si stabilisce in accordo con il
campo morfogenetico che ha regolato lo sviluppo dei suoi antenati, lungo le
generazioni fino ai suoi genitori.
Attenzione: la risonanza agisce senza essere affetta né dallo spazio (ossia dalle
distanze) né dal tempo. Il campo morfico di un coniglio può essere influenzato da
quello di un altro esemplare della stessa specie che vive in un altro continente, ma
anche dai campi morfici dei conigli di generazioni precedenti, anche se non più
presenti sulla Terra.
Questa è un importante differenza tra risonanza morfica e quella fisica: pur essendo
selettiva (avviene solo tra sistemi simili) e coinvolgendo sistemi vibranti, prescinde
dalle consuete categorie di spazio e di tempo della causalità ordinaria.
A corroborare questo modello interpretativo, Noam Chomsky propone che
l’apprendimento del linguaggio da parte dei bambini, che avviene spesso in tempi
rapidissimi, non può essere spiegato solo in termini di imitazione.
E’ noto da tempo l’effetto Flynn (dal nome dello scopritore James Flynn): i punteggi
dei test di IQ aumenta nel tempo grazie alla risonanza morfica data dai
compilatori precedenti.
Se ad un certo punto alcuni organismi di una determinata specie presentano, a livello
fisico, una caratteristica nuova, essa si potrà manifestare nelle generazioni seguenti,
per risonanza morfica, con un certo grado di probabilità. E’ noto il caso del
moscerino della frutta (Drosophila Melanogaster) che, trattato con etere dietilica,
sviluppa quatto ali anziché due. I ricercatori hanno scoperto che, ripetendo il
trattamento chimico generazione dopo generazione, ecco comparire
spontaneamente (senza trattamento chimico) i primi individui con quattro ali!
Ogni organismo interagisce con un campo morfogenetico “subendone” l’influenza,
ma a sua volta potendone “riscrivere” alcune parti: vi è così la possibilità di
evoluzione della forma nel tempo.
“Non solo un campo morfogenetico influenza la forma di un dato sistema, ma la forma
del sistema stesso a sua volta influenza il campo morfogenetico, e attraverso di esso
diviene presente ai futuri sistemi simili”
una volta che la nuova forma ha potuto giovare di una ripetizione costante di se
stessa, ecco che il suo campo si rinforza, e questo aumenta la probabilità e la facilità
con cui la forma si può ripresentare.
La ripetizione può avvenire, nel caso di organismi biologici, nel corso di alcune
generazioni; nel caso di una nuova idea, ad esempio, o di un nuovo paradigma, è
sufficiente che un certo numero di persone lo accetti inizialmente anche solo come
ipotesi e quindi lo interpreti approfondendolo, insomma che lo faccia proprio… per
vederlo imporsi sul vecchio.
Che piaccia o no agli scienziati scientisti, anche le teorie scientifiche sono regolate da
campi morfici che ne consolidano la forma, e che, con la ripetizione abitudinaria,
tendono a stabilizzare il paradigma vigente. Questo fino al punto in cui le evidenze
sperimentali ma anche il progredire stesso della scienza, cominciano a stabilire il
mutamento dei campi morfici esistenti in direzione di nuovi campi, ossia di ipotesi che
poi, sperimentate e interpretate, danno infine i natali a nuove e più allargate teorie.
Ho la certezza che quanto più ogni singolo lavori alla propria consapevolezza,
proporzionatamente genera pensieri ed azioni consapevoli ed ecologiche, tanto più
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