Page 207 - avatar gladiatori degli idee_Active
P. 207
La trasformazione personale è l’arma più potente che si possa usare per modificare
l’umanità e l’intero pianeta.
Questa esemplificazione discende dalla controversa teoria della “causalità
formativa” di Sheldrake, che ovviamente implica un universo non meccanicistico e
governato da leggi che sono esse stesse soggette a campi morfici
I campi morfogenetici.
La teoria di Sheldrake afferma che i sistemi sono regolati non solo dalle leggi
conosciute dalla scienza fisica, ma anche da campi organizzativi invisibili, che lui
chiama “morfogenetici”.
Il termine indicherebbe un nuovo tipo di campo fisico che svolge un ruolo nello
sviluppo della forma.
In altre parole, i campi morfogenetici sarebbero responsabili della forma e
dell’organizzazione specifica dei sistemi a tutti i livelli di complessità, non solo in
biologia ma anche in chimica ed in fisica.
Questi campi ordinano i sistemi con cui sono associati influendo su eventi che, da un
punto di vista energetico, appaiono come indeterminati o probabilistici, cioè, in
termini più semplici, non sembrano possedere apparentemente alcun rapporto gli uni
con gli altri.
Questa teoria suppone, tra l’altro, che, se un membro di una specie biologica impara
un nuovo comportamento, il campo morfogenetico per la specie cambia, anche se
lievemente. Se il comportamento viene ripetuto abbastanza a lungo, la sua “risonanza
morfica” si accumula e inizia a influenzare l’intera specie. Più individui della stessa
specie imparano a eseguire un nuovo compito, più potente diventa questo loro campo
morfogenetico e più facilmente gli altri individui della specie impareranno a eseguire
quel compito.
È il cosiddetto salto quantico, che facilita il raggiungimento di un obiettivo, prima
considerato difficile per i più.
Ciò è vero non solo a livello di specie, ma anche riportato al microcosmo
dell’universo cellulare.
Sembra infatti che la cellula conservi la memoria di tutti i processi a cui viene
sottoposta. Quando essa apprende. Essa potrebbe quindi “apprendere” ad
autoregolarsi e a ripristinare la memoria dello stato di equilibrio.
Questo è particolarmente importante nelle malattie in cui il danno fisiologico prende
l’avvio da un’errata risposta a livello cellulare, come nel cancro.
L’ipotesi è dunque quella che sia possibile, attraverso opportuni interventi della
coscienza del soggetto malato, ripristinare la memoria del funzionamento corretto
della cellula abnorme.
Campi morfogenetici, salute e stati elevati di coscienza.
Sheldrake pensa che la capacità per rimembrare, richiamare, ricollegare, o
riconoscere dipenda dalla risonanza morfica.
Applicando questa teoria all’ambito cellulare è possibile supporre che un paziente
possa riuscire a rivitalizzare il corpo cambiando le condizioni costitutive per il
funzionamento ottimale del sistema comunicativo, cioè la comunicazione fra
particolari campi morfici delle cellule.
207