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Ma se invece continuiamo ad immettere altra corrente, cioè aumentiamo la
"pressione", sino al punto che la capacità di contenimento dell’ atomo non è più
sufficiente, il guscio dell' atomo si indebolisce e quindi la nuova energia accumulata
all’ interno e la precedente energia che formava la parte interna dell’ atomo
fuoriescono e si diffondono all’ esterno, provocando una reazione similare negli atomi
adiacenti, sino ad esaurimento della "pressione". Questo processo è la scarica
attraverso il dielettrico, che avviene se la tensione in ingresso supera l’ isolamento.
Questa tecnica è alla base del procedimento “charge cluster” che può fornire
consistenti quantità di energia, proprio demolendo la barriera di contenimento
dell’atomo, con dei procedimenti non invasivi come il bombardamento dell’ atomo ad
alta temperatura che propone la scienza oggi. ( La scintilla, in pratica. )
L’INDUTTANZA
Gli elementi conduttori in presenza di una carica elettrica reagiscono opponendo alla
nuova "pressione" una contro "pressione" che si dispone all’ esterno dell’ atomo
formando un campo elettrico tutto intorno. Questo meccanismo è simmetrico, un
atomo conduttore immerso in un campo elettrico reagisce formando una carica
elettrica al suo esterno che bilancia la pressione che è stata indotta.
Di conseguenza se continuiamo ad immettere cariche elettriche nel conduttore, le
cariche nuove spingono le precedenti verso gli atomi contigui, che a loro volta
reagiscono con la formazione di nuovo campo elettrico che si va ad aggiungere al
precedente. Il campo elettrico generato si espande rimbalzando da un atomo all’ altro
sino alla fine del conduttore, perciò in un solenoide, od in una placca del
condensatore, il campo elettrico si forma attorno tutto il conduttore istantaneamente
per ogni singola carica che viene immessa.
Se continuiamo ad immettere cariche elettriche veniamo ad occupare tutti gli spazi
disponibili nel metallo, al raggiungimento del massimo, che è il valore che definisce l'
induttanza dell’ avvolgimento, la nuova "pressione", causata dall’ immissione di
ulteriori cariche elettriche, provoca un indebolimento del guscio dell’ atomo con la
fuoriuscita di parti dell’ energia interna, e quindi il metallo comincia a scaldarsi, cioè
interviene l’ effetto resistivo.
Una immissione di grosse quantità di carica in determinati metalli può provocare la
demolizione degli atomi stessi che si riorganizzano in equilibri più stabili, cioè il
metallo trasmuta in un altro elemento, come esempio tungsteno verso neon.
Vi sono elementi o composti che hanno la proprietà di concentrare al proprio interno
il campo elettrico, come ad esempio il ferro e suoi composti.
Questa azione di concentrazione permette al conduttore posto vicino di ospitare un
maggior numero di cariche elettriche, perché mano a mano che si forma il campo
elettrico di bilanciamento, questo viene assorbito dall’ elemento che forma il nucleo,
mantenendo l’ equilibrio attorno agli atomi conduttori, che sarà perciò composto da
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