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SEGRETI DI ATLANTIDE RIVISITATI
Come illustrato nel nostro precedente lavoro, una gran parte del quadro cosmologico
unificato che stiamo descrivendo in questo libro è presentato con profusione di
dettagli nelle scritture Vediche, che si autodefiniscono vecchie di 18.000 anni. E’
altamente probabile che l’intera cosmologia di cui stiamo ora trattando fosse già ben
conosciuta nei tempi antichi sia dagli abitanti di Atlantide sia da quelli di Rama. Poi,
oltre 12.000 anni fa, un cataclisma globale causò la distruzione di entrambe le civiltà.
Col passare degli anni, coloro che hanno ereditato le conoscenze scientifiche hanno
avuto sempre maggiori difficoltà a comprendere il “quadro generale”. Quasi tutte le
tradizioni sacre, compresa quella dei Veda, insistevano sull’esistenza di un ordine
nascosto in grado di unificare tutti gli aspetti dell’Universo, e che, con sufficienti studi
e visualizzazioni delle forme geometriche implicite di questo ordine, la mente
dell’iniziato potesse essere connessa all’Unità dell’Universo, permettendo lo sviluppo
di grandi abilità della coscienza e della mente sovrasensibile. Alcune di queste
visualizzazioni hanno preso forma nello studio dei mandala come la formazione Sri
Yantra. Altri hanno preferito dedicarsi a danze nelle quali il movimento e la musica
erano in sintonia con questi schemi geometrici. Altri ancora si sono orientati
sull’assemblare, scolpire e/o disegnare tali forme con un compasso e un righello, da
cui l’importanza del principale simbolo della fratellanza Massonica, composta da una
“G”, che simbolizza “Dio”, “Geometria e il “Grande Architetto dell’Universo”,
racchiusa tra un compasso in alto e un righello in basso. Gruppi Pre-Massonici come
i Cavalieri Templari hanno scelto di nascondere queste relazioni geometriche nelle
loro strutture sacre, come le finestre in ferro e vetro delle cattedrali.
3.2 - GEOMETRIA SACRA E I SOLIDI PLATONICI
Dunque, la chiave di volta della conoscenza per le scuole misteriche segrete riguardo
questo ordine nascosto nell’Universo è sempre stata la geometria sacra. Abbiamo
parlato molto di questo argomento in entrambi i nostri precedenti libri, e
incoraggiamo il lettore a fare riferimento ad essi per una più ampia comprensione. In
breve, la geometria sacra è semplicemente un’altra forma di vibrazione, o “musica
cristallizzata”. Consideriamo il seguente esempio: Dapprima facciamo vibrare la
corda di una chitarra. Questo crea “onde stazionarie”, cioè onde che non si muovono
avanti e indietro attraverso la corda ma rimangono stabili in un posto. Vedremo
alcune aree dove ci sono dei movimenti verticali estremi, che rappresentano i picchi
alti e bassi dell’onda, e altre aree dove non c’è nessun movimento verticale, noti come
nodi. I nodi che si formano in ogni tipo di onda stazionaria saranno sempre distanziati
uniformemente l’uno dall’altro, e la velocità della vibrazione determinerà quanti nodi
si formeranno. Questo significa che più alta la vibrazione sale, maggiore sarà il
numero di nodi che vedremo. In due dimensioni, possiamo sia usare un oscilloscopio
sia far vibrare un “ Piatto Chladni” circolare e piano e osservare come i nodi, se uniti
insieme, sviluppino forme geometriche comuni come il quadrato, il triangolo e
l’esagono. Questo esperimento è stato ripetuto molte volte dai Dr. Hans Jenny, Gerald
Hawkins e altri.
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