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cosa intendiamo per Sacro? Cosa c’è alla base di questo termine …. Ultimamente si fa
grande confusione tra tale aggettivo e il termine “santo”, “religioso”, “pio”,
“spirituale”…. e tanti altri ancora.
E’ anche vero che la stessa sorte l’ha subita la parola “sacerdote”, il quale è
rientrato completamente in un contesto prettamente “religioso” anziché “sacro”!
Non si tratta di fare disquisizioni sul senso etimologico e interpretativo del termine,
ma in merito alla sua sostanziale identità verbale e caratteriale.
Per prima cosa vorrei iniziare dall’uomo stesso.
Guarda caso nella struttura fisica del corpo umano è presente un elemento che porta
proprio il nome di cui stiamo parlando: il Sacro.
L’osso o la vertebra, alla base, o meglio, alla radice, della colonna vertebrale. Il
luogo dove, energeticamente, gli Yogi affermano sia racchiusa la forza che, per
eccellenza, è all’origine di ogni “evoluzione”, la Kundalini.
La Kundalini, la forza del "serpente"
La stessa Forza che gli alchimisti indicano, nell’iconografia tradizionale, con le spire
incrociate del doppio serpente mercuriale, attorcigliato intorno all’asse della spina
dorsale, culminante con una pigna, ad indicare la ghiandola pineale.
Ebbene, sembra palese che il “sacro” è il contesto, il luogo, dove la vita prende
forma, dove le ”volute” dell’evoluzione si sviluppano verso l’alto, portando luce e
coscienza a tutto il corpo, realizzando quello che più avanti si manifesterà nel “corpo
di luce”, la realizzazione del progetto incarnato, la “cristificazione” dell’uomo
attraverso la carne.
Il “miracolo” avviene, come nel corpo umano, anche nel quaternario, nel corpo fisico
della realtà, negli stessi termini di come si manifesta nell’uomo, attraverso le stesse
leggi e le stesse forze.
Tutto ciò non ha niente a che vedere con la morale, con la religione, con tutto ciò che
è ben lontano dalla reale dimensione creativa e soprattutto fisica della vita!
E’ ora di prendere coscienza che la vera Dimensione Sacra è qualcosa di molto più
reale di quanto immaginiamo, qualcosa che non è legata ad un aspetto culturale, di
devozione, o di tradizione, ma è qualcosa che va al di là dello stesso uomo e del suo
riferirsi ad essa stessa.
Il sacro non è tale in quanto riconosciuto tale, lo è soltanto e semplicemente per
qualità intrinseca.
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