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RADIAZIONE DI TORSIONE - TEORIA DEL VUOTO FISICO
Nel corso degli ultimi decenni, decine di effetti inspiegabili microscopici e
macroscopici nelle scienze naturali e specialmente in fisica e biologia, sono stati
rivelati e indagati. Dovremmo enfatizzare che molti di questi fenomeni sono nati da
oggetti con rotazione o momento angolare. Probabilmente il primo ricercatore ad
aver rilevato sperimentalmente gli effetti insoliti associati alla torsione, è stato un
professore Russo della Società Russa di Fisica e Chimica, N.P. Myshkin, che alla fine
del diciannovesimo secolo ha condotto una serie di esperimenti (1). Questi esperimenti
sono stati ripetuti con successo negli anni '60 dal professore N.A. Kozyrev e V.V.
Nasonov e poi da V.S. Belyaev, S.P. Mikhailov, A.G. Parkhomov e altri.
Negli anni '40, l'astrofisico sovietico N.A. Kozyrev ha proposto che la rotazione delle
stelle fosse connessa alla loro produzione energetica. Secondo la teoria sviluppata da
N.A. Kozyrev, il tempo e la rotazione sono strettamente interconnessi. Per verificare la
sua teoria, N.A. Kozyrev ha condotto una serie di esperimenti con i giroscopi.
L'obiettivo era misurare le forze che nascono durante la rotazione dei giroscopi. N.A.
Kozyrev ha rilevato che il peso del giroscopio rotante cambia leggermente a seconda
della velocità angolare e della direzione di rotazione. L'effetto che ha scoperto non
era grande, ma la natura di queste forze non poteva essere spiegata dalle teorie
esistenti. N.A. Kozyrev ha spiegato l'effetto osservato come manifestazione di
"proprietà fisiche del tempo" (2,3).
Negli anni '70, per verificare la teoria di N.A. Kozyrev, venne condotta una ricerca sui
giroscopi e i sistemi giroscopici da un membro dell'Accademia delle Scienze della
Bielorussia, dal professore A.I. Veinik. L'effetto scoperto in precedenza da N.A.
Kozyrev venne completamente confermato, ma per spiegare i risultati osservati, A.I.
Veinik ha sviluppato la sua teoria. Secondo questa teoria, ogni sostanza possiede la
sua "carica coronale" definita dalla quantità di particelle "coronali" chiamate
"chronons". A.I. Veinik ipotizzò che mentre l'oggetto ruota, i crononi interagiscono
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