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con altri crononi che circondano l'oggetto e quindi il suo peso cambia. Secondo la
               teoria di A.I. Veinik, i crononi generano il cosiddetto campo cronale. A.I. Veinik ha
               scoperto sperimentalmente che i campi cronali forti possono essere generati da masse
               in rotazione. A.I. Veinik ha misurato alcune proprietà dei campi cronali e ha scoperto
               che esistono due tipi di crononi (crononi "più" e "meno"). E' importante enfatizzare
               che A.I. Veinik concluse che il segno del cronone dipende dall'orientamento del suo
               spin (4).

               Vari ricercatori in molti paesi (5-7) hanno riportato l'osservazione delle variazioni di
               peso dei giroscopi. Quasi in tutti i casi, gli effetti osservati sono stati interpretati come
               manifestazione dell'antigravità. Nel 1989, H.Hayasaka e S.Takeuchi, hanno condotto
               una serie di esperimenti in cui il tempo in caduta di un giroscopio rotante in caduta
               libera è  stato  misurato.  Hanno  scoperto che  questo  tempo variava  a seconda della
               velocità  angolare e della direzione  di rotazione. H.Hayasaka e S.Takeuchi hanno
               tentato  di  spiegare  l'effetto  dell'anti  gravitazione come  manifestazione dei  campi  di
               torsione generati dal giroscopio rotante (6).

               Dovremmo notare che si conoscono anche rapporti sul non cambiamento del peso del
               giroscopio rotante. Analisi di  questi rapporti mostrano che gli sperimentatori non
               hanno seguito le condizioni necessarie per ottenere l'effetto. N.A. Kozyrev, A.I. Veinik
               e altri ricercatori che hanno  osservato il cambio  di peso, hanno  ripetutamente
               sottolineato che la rotazione dev'essere non-stazionaria. Per esempio, N.A. Kozyrev e
               A.I.  Veinik  hanno  usato  speciali  vibrazioni  e  H.Hayasaka  ha  sperimentato  con
               giroscopi in movimento (caduta).

               Dalla metà degli  anni '50 alla fine  degli anni '70,  il  prof. N.A. Kozyrev  (con  V.V.
               Nasonov) ha condotto osservazioni  astronomiche  usando un sistema ricevente di
               nuovo tipo.  Quando il  telescopio  veniva  diretto verso  una  certa stella,  il rilevatore
               (progettato da N.A. Kozyrev e V.V. Nasonov) hanno registrato l'arrivo di un segnale,
               anche se lo specchio principale del telescopio era schermato col metallo. Questo fatto
               indicava che le  onde elettromagnetiche (la luce) avevano  un  componente che  non
               poteva essere schermato col metallo. Quando il telescopio veniva direzionato  non
               nella posizione visibile, ma in quella reale della stella, il rilevatore registrava  un
               segnale più forte. La registrazione delle vere posizioni di diverse stelle poteva essere
               interpretata solo come registrazione di una radiazione stellare con velocità di miliardi
               di volte superiore a  quella  della luce.  N.A.  Kozyrev scoprì anche che il rilevatore
               registrava un segnale in arrivo quando il telescopio era direzionato in una posizione
               simmetrica alla posizione visibile di una stella relativa alla sua vera posizione. Questo
               fatto veniva interpretato come rilevamento delle posizioni future delle stelle (8).

               Alla fine degli anni '80, fino all'inizio degli anni '90, sono state eseguite osservazioni
               astronomiche tramite il rilevatore  di Kozyrev, da un  gruppo  di accademici
               dell'Accademia Russa delle Scienze, sotto la direzione di M.M. Lavrentiev. Mentre il
               cielo veniva  sondato  tramite il  telescopio  schermato  col  rilevatore  all'interno,  lo
               strumento registrava segnali dalla posizione visibile di ogni stella, la vera posizione e
               anche la posizione simmetrica alla posizione visibile  di una stella relativa alla sua



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