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Devo forse aggiungere che la carne intasa le arterie, ostruisce la cistifellea,
appesantisce e ipertrofizza fegato e pancreas, deattiva i reni e porta a insufficienza
renale, demineralizza le ossa acidificando il sangue, accelera il cuore e anche
l’orologio biologico (invecchiando e rendendo decrepita anzitempo la gente), sballa il
sistema endocrino, rende sgradevole e pesante l’odore personale, e ruba tremendi
spazi al cibo vero, ossia alla frutta e alla verdura cruda. E mi riferisco sempre alla
carne migliore sul mercato.
I danni del latte altrui e quelli del latte dopo lo svezzamento
"Fino a due anni i bambini dovrebbero essere alimentati con latte materno. Dopo i
due anni, dimenticate ogni tipo di latte!". Questa vera e propria bomba e stata fatta
recentemente esplodere dal celeberrimo dottore Benjiamin Spock, padre della
moderna pediatria. Il suo libro "Baby and child care" ha venduto ben 40 milioni di
copie in tutto il mondo, affermandosi come il vangelo dello svezzamento e della cura
di neonati e bambini. Oggi Spock, che aveva sempre consigliato il latte vaccino, ha
radicalmente cambiato idea, abbracciando le tesi che da anni molti medici ed esperti
(nonché vegetaliani, macrobiotici ed igienisti) propugnano: il latte vaccino fa male,
soprattutto in fase di crescita, perché può provocare molte deficienze immunitarie e
disturbi vari, tra cui l'anemia, allergie e persino un insufficiente sviluppo cerebrale.
Spock, dunque, si trova ora fianco a fianco col Prof. Frank Oski, direttore del Reparto
Pediatrico della prestigiosa John Hopkins University di Baltimora ed ex-presidente
della Societh Americana per le ricerche in pediatria, che in molti libri (tra cui il
provocatorio "Non bere il tuo latte") sta da molti anni sta facendo una crociata anti-
latte di mucca. L'immagine del bianco alimento, descritto come cibo perfetto per
bambini e anziani, sta vacillando. Il rapporto preparato per la Conferenza
Internazionale sulla Nutrizione FAO/OMS riporta testualmente: "all'allattamento al
seno viene universalmente riconosciuto un ruolo di primaria importanza per garantire
il migliore stato di nutrizione del bambino e per prevenire importanti malattie dell’età
pediatrica (affezioni gastrointestinali, allergie, obesità, ecc.)". Dice inoltre che "dopo
i due anni di età si osservano, con notevole frequenza, le stesse errate abitudini
alimentari riscontrabili nella popolazione adulta, caratterizzate da un eccesso di
proteine e grassi animali"
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