Page 22 - Kreol Soul def ridotto
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Il  concerto  inizia  con  un’anteprima  di  quello
                                                                                                       che  sarà  il  concerto  della  Kassav  Band  della
                                                                                                       sera successiva e prosegue con canti e danze
                                                                                                       popolari in lingua creola, un mix tra l’inglese, il
                                                                                                       francese  e  lo  swaili  (linguaggio  antico
                                                                                                       africano) e musica sega.
                                                                                                       Come  fosse  un  inno  alla  festa,  si  apre  con
                                                                                                       gridolini  simili  a  canti  di  gallo  al  mattino.
                                                                                                       L’esordio  è  un  avvicendarsi  di  artisti  che  si
                                                                                                       esprimono  nel  canto  e  nelle  danze  popolari
                                                                                                       creole.
                                                                                                       Esplodono colori di abiti tradizionali, sgargianti
                                                                                                       colori e fiori di gonne svolazzanti.
                                                                                                       Un gruppo di donne balla facendo dondolare
                                                                                                       lanterne accese ad illuminare il buio totale sul
                                                                                                       palco e i loro compagni agitano piccoli cestini
                                                                                                       in  fibra  di  cocco,  utili  nella  loro  cultura  a
                                                                                                       conservare frutta.
                                                                                                       Si  susseguono  canti  neomelodici  in  lingua
                                                                                                       creola o francese, fino a danze tribali africane
                                                                                                       e  sul  palco  passano  in  rassegna  tutti  gli
                                                                                                       strumenti, dai più antichi a quelli più moderni.
                                                                                                       C’è  tutto  l’Oceano  Indiano  in  Festival  e  ospiti
                                                                                                       d’onore sono gli artisti di Reunion Island.
                                                                                                       Ma  si  rimarcano  le  caratteristiche  anche  di
                                                                                                       artisti provenienti dalle Antille francesi, e dalle
                                                                                                       Isole  Mauritius,  tra  cui  si  è  distinto  alle
                                                                                                       percussioni  il  gruppo  di  Johan  Leste:  Bwa
                                                                                                       Maron; ed ha attirato l’attenzione del pubblico
                                                                                                       anche  la  giovane  poetessa-cantante  Judith
                                                                                                       Profil in arte Kaloune, di Reunion.
                                                                                                       Tutti differenti nell’espressione artistica, ma che
                                                                                                       esprimono  all’unisono  la  forza  di  un’unica
                                                                                                       cultura creola che riesce a tenerli uniti.
                                                                                                       E’ magica l’energia che si sprigiona, che mai
                                                                                                       porta a risvolti negativi, come purtroppo spesso
                                                                                                       succede nei nostri stadi.
                                                                                                       Il  pubblico  è  pulito,  educato,  non  si  sente
                                                                                                       odore  di  marijuana,  anche  perché  alle
                                                                                                       Seychelles  tra  detenzione  e  spaccio  non  c’è
                                                                                                       differenza e le pene sono salate.
                                                                                                       Ti  possono  dare  anni  di  detenzione  in  un
                                                                                                       piccolo  carcere  di  sicurezza  in  una  sperduta
                                                                                                       isoletta  dell’arcipelago,  e  addirittura  nessuno
                                                                                                       fuma neanche sigarette all’aperto.
                                                                                                       Chi beve o mangia sta ben attento a riporre
                                                                                                       packaging  vuoti  nelle  proprie  borse  e,  se
                                                                                                       qualcosa resta sull’erba, alla fine dei concerti,
                                                                                                       subito  omini  con  grossi  sacchi,  corrono  a
                                                                                                       recuperarli e alla fine si è pronti per un nuovo
                                                                                                       evento.
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