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LA VIA FRANCIGENA
E LA PIEVE DI TALIGNANO
La Via Francigena o Francesca si snoda dall’Inghilterra e precisa-
mente da Canterbury a Roma. Questo lungo percorso venne intra-
preso nel 990 dal vescovo Sigerico per incontrare papa Giovanni
XV e recarsi alla tomba di Pietro. Il viaggio a piedi durò 79 giorni.
In seguito nel Medioevo recarsi a Roma da pellegrini divenne un
modo per espiare le proprie colpe e quindi chiedere il perdono.
La strada indicata da Sigerico, attraversava la Manica, il nord della
Francia e dopo aver varcato le Alpi scendeva verso il Piemonte,
la Lombardia, l’Emilia Romagna e attraverso il passo della Cisa, la
Toscana e infine il Lazio con Roma. Diversi pellegrini raggiunta
località Ponte Taro (oggi così chiamata) varcavano il fiume Taro
per raggiungere la città di Parma e poi proseguire per Roma sen-
za ritornare sulla via di Sigerico, rimanendo sulla sponda destra
del fiume Taro. Per evitare le frequenti esondazioni del fiume
percorrevano la strada che dalla Chiesa di Santa Croce, attraver-
so i boschi (oggi Boschi di Carrega) e mantenendosi sul crinale
tra il Taro e lo Scodogna, si congiungeva, passando per Taligna-
no e Segalara, a Fornovo con la strada di Sigerico. Nel 1100, circa,
viene fondato a Citeaux (Francia Meridionale) l’Ordine dei Cister-
censi che, con l’ingresso di Bernardo di Chiaravalle, vedono un
momento di grande espansione e così questi monaci iniziano ad
estendersi fondando abbazie, chiese e pievi in Francia ma anche
in Italia. Intuiscono la grande importanza di essere presenti sulla
Via Francigena per dare assistenza spirituale ma anche materiale
Pieve di Talignano
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