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Pieve di Talignano:
San Biagio,
la Vergine e
Sant’Antonio
Abate
Pieve di Talignano:
Psicostasi
(la pesatura
delle anime)
ai pellegrini che vi transitavano. Nella provincia di Parma c’erano
vari insediamenti cistercensi, uno di questi è la Pieve di Taligna-
no dedicata a san Biagio vescovo e martire (dapprima medico di
Sebaste (Armenia) e poi eletto vescovo morì decapitato nella sua
tessa città). Fu costruita tra il 1100 e il 1200 con materiale prove-
niente dal fiume Taro e dal Rio Scodogna. Probabilmente prima
del 1200 Talignano, immersa nei boschi (anche oggi questa area
è Pre Parco del Parco Regionale dei Boschi di Carega), era solo un
villaggio con capanne di pastori. La zona ispirò i monaci a realiz-
zare il proprio insediamento e molti studiosi asseriscono che oltre
alla Pieve vi trovavano sede il convento per i monaci e un ostello
(xenodochio) dove venivano ospitati i pellegrini. Ciò è suffragato
dalla esistenza di un sottopassaggio sotterraneo presente nelle
due case che si trovano a destra della facciata della Pieve. La Pieve
è romanica per il campanile quadrato, la facciata a capanna e la
lunetta con la Psicostasi. Sopra il portale (in Biancone di Bardone),
infatti, fa bella mostra di se questa scultura, attribuita alla scuola
di Benedetto Antelami, risalente al 1250, dove viene raffigurata la
pesatura delle anime nel momento del trapasso. Questa opera è
la rappresentazione del giudizio universale ed è riportata nei libri
di storia medievale come una delle pochissime presenti su terri-
torio italiano. Va ricordato che a quell’epoca pochi pellegrini sa-
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