Page 35 - WIG bilancio separato e consolidato 2015
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
ulteriori deprezzamenti valutari e deterioramenti nei bilanci societari e statali; una corretta gestione delle crisi in Medio-Oriente, dei rischi di natura terroristica e dei flussi di rifugiati sarà funzionale ad evitare una escalation nei conflitti e a favorire la crescita nelle aree interessate.
8. ANDAMENTO DEI MERCATI DI RIFERIMENTO
Il settore Ambiente:
Il mercato dei rifiuti in Italia
Lo studio integrato sul settore più aggiornato è stato pubblicato dall’ISPRA nel dicembre 2014 ed è relativo ai rifiuti prodotti nell’anno solare 2012. Tali dati rappresentano ad oggi la più completa e più aggiornata analisi inerente allo specifico settore dei rifiuti speciali in Italia. La produzione nazionale dei rifiuti speciali si è attestata, nell’anno 2012, a circa 134,4 milioni di tonnellate con un decremento, rispetto al 2011, pari al 2% corrispondente a 2,8 milioni di tonnellate. Il dato complessivo, derivante dalle elaborazioni MUD e dalle stime ISPRA, comprendeva circa 7 milioni di tonnellate di rifiuti provenienti dal trattamento di rifiuti urbani, poiché classificati come rifiuti speciali.
La produzione dei rifiuti speciali non pericolosi desunta dalle elaborazioni MUD risultava pari, nel 2012, a 64,8 milioni di tonnellate. A questi sono da aggiungere 8,5 milioni di tonnellate relative alle stime integrative effettuate per il settore manifatturiero e per quello sanitario e circa 51,6 milioni di tonnellate di rifiuti inerti, interamente stimati, afferenti al settore delle costruzioni e demolizioni, per una produzione totale di rifiuti speciali non pericolosi pari a circa 125 milioni di tonnellate. Di conseguenza il segmento di principale interesse per il Gruppo Waste Italia, quello dei rifiuti speciali non pericolosi esclusi materiali rinvenienti dal settore delle costruzioni e demolizioni, ha visto incrementare i quantitativi prodotti dal 2011 al 2012 per circa 3 milioni di tonnellate, pari a circa il 4% del mercato. Il quantitativo di rifiuti speciali pericolosi prodotto nel 2012 si è attestato invece a oltre 9,4 milioni di tonnellate (di cui circa 1,2 milioni di tonnellate, pari al 12,4% del dato complessivo relativi ai quantitativi stimati di veicoli fuori uso, oltre a quasi 12 mila tonnellate di rifiuti pericolosi con attività ISTAT non determinata).
I dati di produzione di rifiuti speciali registrati nel biennio 2011/2012 hanno rafforzato quanto già determinato in precedenza relativamente all’esistenza di una stretta correlazione diretta di tipo lineare fra andamento dell’economia generale del Paese, misurato dal PIL, e produzione di rifiuti speciali, come è possibile apprezzare dal grafico sottostante, anch’esso estratto dall’ultime report rifiuti emesso dall’ISPRA.
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