Page 67 - WIG bilancio separato e consolidato 2015
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Impegni non finanziari
Il Bond Waste e il Contratto di Finanziamento Revolving prevedono taluni impegni di natura non finanziaria. In particolare, a titolo esemplificativo, Waste Italia S.p.A. e talune sue società controllate si sono impegnate a non (i) assumere o garantire ulteriore indebitamento ed emettere azioni privilegiate; (ii) effettuare taluni pagamenti, tra cui, inter alia, la distribuzione di dividendi; (iii) effettuare investimenti; (iv) creare o autorizzare la creazione di determinati vincoli sui propri beni, (v) trasferire o alienare determinati beni, (vi) effettuare fusioni o altre operazioni straordinarie, (vii) effettuare certe operazioni con talune società del Gruppo, in violazione delle previsioni del regolamento del Bond Waste (“Indenture”) e del Contratto di Finanziamento Revolving.
Impegni di natura finanziaria del Contratto di Finanziamento Revolving
Ai sensi del Contratto di Finanziamento Revolving Waste Italia S.p.A: si è impegnata a far si che il rapporto tra (i) l’indebitamento consolidato di Waste Italia S.p.A.; e (ii) l’EBITDA consolidato di Waste Italia S.p.A:, non ecceda 5.10:1.00 (salvo che con riferimento all’esercizio 2015, nel contesto del quale tale rapporto non dovrà eccedere 4.10:1.00).
In caso di violazione di tale covenant finanziario, sarà possibile rimediarvi, per un massimo di tre volte, ed entro un determinato periodo dalla violazione, tramite (i) sottoscrizione di azioni di Waste Italia S.p.A. o conferimenti di capitale in altra forma in Waste Italia S.p.A.; e (ii) messa a disposizione di Waste Italia S.p.A., da parte della società controllante Waste Italia Partecipazioni S.r.l., di risorse finanziarie.
È inoltre definito all’interno del Contratto di Finanziamento che il mancato rispetto di suddetto ratio finanziario non può e non potrà costituire in nessun caso, né direttamente né indirettamente, un Default o un Evento di Default, ed il rispetto dello stesso dovrà essere verificato esclusivamente in caso di richiesta di utilizzo della linea, diversa da un c.d. rollover loan utilizzato per rifinanziare una linea in scadenza, qualora la disponibilità sia utilizzata per oltre il 30%.
Impegni di riacquisto del Bond Waste
A partire dal 2016, Waste Italia S.p.A. si è impegnata ad offrire agli obbligazionisti di riacquistare annualmente un ammontare obbligazioni, via via crescente di anno in anno (a partire da Euro 5 milioni con riferimento all’esercizio 2015), ad un prezzo di rimborso pari al 103% dell’importo in linea capitale delle obbligazioni, più gli interessi maturati e non ancora corrisposti ed eventuali ulteriori importi dovuti (la “mandatory redemption” 7). L’obbligo di riacquisto prevede l’impegno da parte di Waste Italia di effettuare un’offerta pubblica di riacquisto dell’ammontare annuo sopra definito entro 30 giorni dalla pubblicazione del report annuale ai termini dell’Indenture.
Events of Default
Il Bond Waste e il Contratto di Finanziamento Revolving prevedono alcuni casi di inadempimento (Events of Default), da cui può derivare l’obbligo di rimborso dei finanziamenti, insieme agli interessi e ad ogni altra somma maturata alla data di rimborso, tra cui: (i) il mancato rispetto degli impegni, anche di natura finanziaria, previsti contrattualmente nel Contratto di Finanziamento Revolving, (ii) il mancato rispetto di taluni impegni di riacquisto delle obbligazioni nonché degli impegni di natura non finanziaria previsti dal Bond Waste, (iii) il mancato pagamento per un periodo di 30 giorni degli interessi o di ogni altro importo eventualmente dovuto
7 Il Regolamento del Bond Waste prevede un meccanismo di c.d. mandatory redemption che permette agli investitori che lo desiderassero di ottenere il pagamento anticipato di parte delle Obbligazioni. Tale meccanismo viene esplicitato attraverso una clausola di “Excess Cash Flow Mandatory Redemption” la quale prevede che l’emittente offra, agli investitori che ne facessero richiesta, un rimborso parziale scadenzato come segue:
- Euro 5 milioni nel 2015;
- Il maggiore fra Euro 7,5 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow nel 2016, laddove l’Excess Cash Flow viene definito come EBITDA consolidato meno la variazione del capitale circolante netto, gli investimenti dell’anno, gli oneri finanziari pagati nel corso dell’anno e l’uscita di cassa per tasse;
- Il maggiore fra Euro 15 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow per ognuno degli anni 2017 e 2018.
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