Page 82 - Bilancio di sostenibilita' 2018 - gruppo Ratti
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 CAPITOLO 6 | Governance, presidi dell’etica aziendale e gestione dei rischi
L’impegno a promuovere
e ad adottare elevati standard etici è sancito dal Codice Etico di Gruppo, in cui uno dei Principi fondamentali
è proprio l’integrità e la lotta alla corruzione
La responsabilità del SCIGR compete al CdA che, avvalendosi dell’assistenza del Comitato Controllo
e Rischi, definisce le linee di indirizzo e verifica periodicamente che i principali rischi aziendali siano identificati, misurati, gestiti e monitorati in modo adeguato e corretto. Annualmente è convocata una riunione del CdA per l’analisi dell’evoluzione dei principali rischi aziendali e la valutazione del loro impatto sulla strategia e le performance aziendali.
L’Amministratore Incaricato – individuato nella figura dell’Amministratore Delegato – ha il
compito di attuare gli indirizzi del CdA tramite
la progettazione, la gestione e il monitoraggio dell’SCIGR. Ratti SpA ha inoltre istituito la funzione di Internal Audit, che assiste il CdA, l’Amministratore Incaricato, il Comitato Controllo e Rischi e il management aziendale nell’adempiere dei rispettivi compiti relativi all’SCIGR. Ulteriori organi di presidio sono l’Organismo di Vigilanza, il Collegio Sindacale, il Dirigente Preposto e il Comitato Etico di Gruppo.
Per massimizzare l’efficienza dell’SCIGR e coordinare le attività dei soggetti coinvolti, in conformità con il Codice di Autodisciplina, Ratti SpA prevede una specifica separazione delle attività di controllo e ha instaurato diverse prassi organizzative, quali riunioni consiliari annuali, relazioni periodiche al CdA, partecipazione dei soggetti rilevanti alle riunioni del Comitato di Controllo, implementazione e mantenimento dei sistemi di gestione.
evitare il rischio di corruzione, con l’adozione di
un sistema strutturato di misure organizzative e procedurali contenenti regole, controlli e meccanismi di segnalazione atti a prevenire comportamenti illeciti e a proteggere la reputazione del Gruppo
a livello globale”.
Nel Codice Etico di Gruppo si sanciscono a titolo esemplificativo alcuni esempi di azioni non tollerate quali “qualsiasi scambio di omaggi, regali, denaro e di ogni altra utilità a favore di terzi sia privati che appartenenti alla Pubblica Amministrazione tale da poter alterare i normali rapporti di collaborazione, professionalità e imparzialità di giudizio favorendo indebitamente gli interessi del Gruppo Ratti e/o di una delle società del Gruppo”.
Considerato che la corruzione è inclusa tra i reati rilevanti ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, il secondo presidio adottato da Ratti SpA per prevenire tale rischio è il Modello 231/2001.
Nel corso dell’anno 2018, nell’ambito del progetto di aggiornamento del MOG 231/01 in Ratti SpA
è stata effettuata la mappatura completa delle attività sensibili ai reati ricompresi nel D.Lgs. 231/01, fra cui tutti i reati di corruzione sia verso la pubblica amministrazione che verso i privati.
Tale progetto ha portato ad implementare
per il MOG 231/01 di Ratti SpA, una policy Whistleblowing e una Procedura che disciplina le modalità di gestione di denunce, reclami
e segnalazioni di violazioni dei principi etico- comportamentali previsti dal Codice Etico del Gruppo Ratti.
La corruzione è un tema trattato anche nel nuovo Codice Fornitori approvato dal CdA di Ratti SpA con delibera il 14 novembre 2018.
Il Codice è parte integrante dei contratti conclusi con i Fornitori a cui viene richiesto di prendere atto che l’adozione di comportamenti corruttivi di ogni tipo nei confronti di privati o della PA non sono tollerati dal Gruppo; pertanto l’inosservanza del Codice può comportare la risoluzione del contratto (si veda Cap. 3, paragrafo “La selezione dei fornitori”).
Il Comitato Etico di Gruppo, è preposto alla ricezione e gestione di eventuali segnalazioni anche inerenti a comportamenti che possano potenzialmente/sostanzialmente violare i suddetti presidi anticorruzione.
Per quanto riguarda le altre società del Gruppo Ratti (diverse da Ratti SpA), si sottolinea che alcune attività generalmente a rischio di configurare reato di corruzione, non sono esercitate da tali società
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La prevenzione della corruzione
La normativa in tema di rendicontazione non finanziaria (D.Lgs. n. 254/2016), include tra i temi da trattare il contrasto alla corruzione attiva e passiva.
L’impegno a promuovere e ad adottare elevati standard etici è sancito dal Codice Etico di Gruppo, in cui uno dei Principi fondamentali è proprio “Integrità e lotta alla corruzione” dove si riporta che il Gruppo ha “deciso di prevenire ed







































































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