Page 42 - Dossier modello A2.0
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Comparto C – Mercato del riciclaggio e del recupero
Un ruolo fondamentale nella definizione del Modello “A2.0” e della sua applicazione è ricoperto dal presente comparto. Lo studio del mercato del riciclaggio e del recupero – ove esistente – e la promozione finalizzata al suo sviluppo “territoriale” in quell’ottica di economia circolare descritta nel precedente paragrafo risultano essere gli aspetti fondamentali poiché – dal basso (bottom up) – definiscono influenzandole le scelte impiantistiche e le metodologie di espletamento dei servizi di raccolta delle diverse frazioni merceologiche dei rifiuti.
Per il raggiungimento dell’obiettivo di integrazione questo comparto risulta essere fondamentale oggi più di ieri in quanto – oggi – è universalmente noto che il mercato del riciclaggio e del recupero esiste e va stimolato potendo diventare un importante volano per lo sviluppo di un’economia indotta che può far pensare ai rifiuti come materie e non più come problema da risolvere partendo proprio dagli ambiti di produzione.
Per tali importanti considerazioni il Modello “A2.0” considera come valori portanti di tale comparto:
• La promozione di un’economia circolare limitrofa alla aree di produzione dei rifiuti tramite taluni azioni concrete finalizzate alla circolarità del sistema;
• La creazione di centri di ricerca e sviluppo collegati all’industria del recupero e del riciclaggio anche di concerto con le Istituzioni e le Associazioni industriali del territorio con la creazione ed il sostegno di un incubatore di start up ambientali innovative.
Diversi studi di settore stimano che l’economia indotta del mercato del recupero e del riciclaggio in Italia potrebbe portare un incremento dei livelli occupazionali del comparto almeno pari al 20%, evitando di far viaggiare le “materie prime seconde – MPS” senza crearne valore in Italia e, prima ancora, nell’Ambito di produzione.
Comparto D – Innovazione tecnologica, verso la Smart Community
La nuova concezione della Smart City nasce in Europa. Nel decennio trascorso l’Europa ha intrapreso una strada ambiziosa che ha per obiettivo lo sviluppo sostenibile e la lotta ai cambiamenti climatici e la pone ai vertici mondiali della competizione internazionale. Il percorso è duplice e prevede una serie crescente di obiettivi di sviluppo obbligatori per legge, essenzialmente la Strategia EU 2020 e lo schema cap&trade EU-ETS per la lotta ai cambiamenti climatici, l’adozione di standard industriali ambientali e normativi sicuramente di alto livello e la promozione di iniziative volontarie di largo respiro.
L’innovazione delle città lungo questi assi programmatici è un fattore decisivo.
Ambiente 2.0 Consorzio Stabile S. C. a r.l.
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