Page 6 - unfilosofoperamico
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            I suoi genitori erano sfiniti. A volte inventavano le risposte, soprattutto alle domande
            più complesse. Questo rendeva il piccolo Socrate dubbioso e insoddisfatto, ma ad
            Atene c’era una grande piazza, sempre affollata di gente e questo gli permetteva di
            rivolgere le sue domande a chiunque incontrasse sulla sua strada: mercanti, marinai,
            operai, soldati …..


















































            Trascorsa così l’infanzia e la giovinezza, Socrate diventò molto saggio, ma continuava

            a dimostrarsi ingenuo e curioso.

            A  tutti  quelli  che  si  complimentavano  con  lui  per  la  sua  saggezza,  rispondeva
            immancabilmente: “Io non sono saggio, ma ammiro la sapienza quando la riconosco
            negli altri, però questo non fa di me un saggio o un sapiente”.
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