Page 12 - Oltre i limiti Giso
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GIACOMO LEOPARDI
Uno degli artisti più influenzati dalla Luna è sicuramente Giacomo Leopardi, il poeta della malinconia
e della tristezza che fa parte dell'800. Musa della sua poesia è Recanati, la sua città natale. Nelle sue
poesie lascia una testimonianza della solitudine trasmessa da questa città. Nelle sue opere spesso
troviamo ricordi della sua adolescenza. Leopardi aveva un pensiero molto complesso da comprendere.
Questo si sviluppa fino a diventare una vera e propria riflessione sul senso della vita.
Il pessimismo individuale, secondo il quale l'unico conforto che possiamo trovare nella vita
quotidiana è la Natura, vista come madre benigna perchè regala solo illusioni all'uomo.
Il pessimismo storico, secondo il quale la felicità è irraggiungibile e la vità è solo una triste
illusione.
Il pessimismo cosmico, secondo il quale l'uomo è vittima della Natura matrigna. Secondo
Leopardi, la ragione è l'unica che può far crollare le illusioni e può farti vivere serenamente.
Leopardi è sempre stato molto attratto dalla Luna, infatti ne scrive un componimento a riguardo, Alla
Luna.
Alla Luna
O graziosa luna, io mi rammento
Che, or volge l’anno, sovra questo colle
Io venia pien d’angoscia a rimirarti:
E tu pendevi allor su quella selva
Siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
Il tuo volto apparia, che travagliosa
Era mia vita: ed è, né cangia stile,
O mia diletta luna. E pur mi giova
La ricordanza, e il noverar l’etate
Del mio dolore. Oh come grato occorre
Nel tempo giovanil, quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corso,
Il rimembrar delle passate cose,
Ancor che triste, e che l’affanno duri!