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!8 dr  gingM  &te-11~0  ,in  ,cur  si  doVteUe.  ~esistere  percfi:è   coloro  i quali- pens.goo  che  nei ,  tempi  ,atdiiia"f~ii,  negli
            era  iosor.(a  un"infiamma~ion  .uléera~iv,a  presso  l'angofo   Osped.11li  ben  0rganizzati,  quando  non  ma ncano  li  mezii
                                                                                                          1
            inferiore 1dell'aperturll  d'uaeita, ·slafa.'p't:obahilmente  pro-  ed  il  tempo- opportuno  onde  metter  in  pralica ·tuUi  i
            mossa  d'a  qualdhe  scheggia  yr.ofonda  ed  inosservata:  si,   terapeutici  compensi snggeri~i dai  più insigni  Maest11i, non
                          1
            sostituì  pe~ciò  1app1icazione  d.i'  calal!)iasm i  mo!litrivi,  ai   sia mai  abbastanza  inculca,10  il  precetfo •~i  tentare, a0che
                       ,
            quali  tenne_ di~bro  un'a:bboodante·· sup·purazi-~ne -drn  mise   nei  casi · difficilissimi,  la  conserv,azioiJe  d'un  arto  di  cui
            in  reale  evidenza  una  scheggia  0ssea  dfi  forma  quadirit:   gli  usi  per  liJU.anlo  rima,ngano  li/nila11i;  sono  però sempre
            latera, lunga  qilindici  millimetri;· • la11g·a  oll'o e stata  con  '  preferibili  ad  un'  orribile  ~'utilazione;  clie  ali'  iaconlro
            molla ·facitlità  e'straHa  ai  5  di  hrgUo.  ·       tale 1  e· tante  s@n  in  ,'caso  di  g_uerra  le  ci_rcoslanze  'cl\;e
              111 p11onto  diminuit1e,déllll1 suppur1vzi0n~, •i!  bell"aspe,ilbo,   s'@.ppon gon  a:  q~1~s11.'a  ·m,assimn a,  da  d0>v1e.rsi ,. 1!)0P. • mecesa.i là
                                                       1
            della  piaga  che  si  tic0priv;1.  d,i ·hoHooci,ni  !JOSei  nurnero~   e  nel  -m·aggier  inleliesse  dell'umaniM,  .111),br.accil}r  .o,na
            sissimi 1  la  poca :molestia  fo'c11le,  lo .sta,uo  gen·erale ·1oder   c0ndotta· diame~ralmeQte  contFarié!,,  .   ,
            vo\issimo, -permettevano di sperare' che  l,'est•r.a·t~a  scheggia   . 2. °  Che  la  l!JUisLione  delllo  sbrigliiamen'lo, dell~  fer.ile
            fosse  l'ultimò ~orpo s~raniero  ch'avrebbe ·rioltiito  vilarda,re   av,nebbe dal na11ratò caso un argomento favorevto,le/ gfacchè,1
            la  cicatrizzazione  ed  inducevano  pu,r  a credere  pr-ossima   coine  ~isulla  dai  pregressi  11agionameali,  alla  lacerazione
             la  compiuta  guarigiooe,  siccome  a;vvenne  di  fallo.   dell'  àponeurosi  prodotta  dallo . slès~~ pr.oielt0 ,.feritore  è
               Premessi  questi  cenni,  fedelmerntre  riferit1i,  I/ Alutore  si   da  aUribnir,si  'in  maslìima  pirnte, Jllesit0  faustissimo ,della
             fece  a r,agfona~e  su  la  massima  irregola,rilà  ed  ampieua   di1fficile  gu11r1gionfl;  meQlne,  ·'lluand\in  tal  e~ento . no_n
                                 1
            dell'apertm,a  d'us, cHa  da foi • m1edùta  irp · gran  pa1rte  l'ef-  ave,se . a:vuto I:uog0  o  tar~e ave~sé  ~11ascuralo  lo. -sbri$1ia-,
            fellla  del  v-iolen~ol  er11amp,-er , delile  • scb·egge  0ssee  .del   mento, oé·· sarebbe  derriv,ala  come• ioe'.vit~bi,le  cqn~eguenia
             frantumato·  radio  con tiro  le  parti  molli;  su  la'  in(l!dera•   la' necessilà  aell'am;Jilul_a,zion-e,.  Ln  appe~gfo •,_di  qatis1:a  sua
             tis.si1ma 11iàii 1 i'o11e .generale, e ,locale  che  derivè  dall'uso, d'é'i   opipi~ne citò  l'o,sservazi0ae da  esso  lui  fail·a nella ·Camp~-
                                                                                                     1
             bagni •diaceiatiir  su  la :cansa~a. p,ra~i•c~  del  si:lasso  iii qua !e   gaa  del  1848  in  çui, do.po  il  fallo  d arrnf  ~i  S.  L~cia,
             c\isse  dannoso  nello, stadio di  stupore o di ,cooéentra~i.o,oe,   non  essend0si  poluto  addiven ~r  in  moit~ casi  ~~ allo .sgri- 1
             non  semjl're indispensabi,le per pre~enite  4'itifiammiizione,.   glia meato  nè•, ali' amputazione,.  v.ipe  ·molli  feriti  perire,  i
                                                                        1
             però  impér.iosamènte  C?mandatd  semp11e· · dal- ·carattere   quali avrebber altrimente' làsciata 'sp~~an~à  di  goarigione.
             violento  della· .medesima.  Enlral0 'quindi  neUa  idisamina,   Conchiuse  ad  uìtim@  col  'riflellere che se  nelle · feriJti
                                                                            '            .               \            )
             dei  par,~i.c0Iari  m<>tivi  per  Cl!li  &'appigli@  a1ila, Chi111,1rgia,  ,  ~•11rma  da .(u0,co  con,.frat,tuta dé,gli  ossi  dèlle· estremità  ~
             a~pell'ante  1al1ss~ essere stato a ci@  induno:  L  d'àlla c~rlezia  '  giusta~t.rnle  raccomanda-lo  I~  apJilareçchio  conten,tivo  ~·a
             eliei  fo  a,11te11ie  r.adiate  e 1.'cubi!Va1le  fosser  illUese:  2.  dalla   1   La~1:~y  padf@,  DielTewlilach-ed  altri,  dalll'!:Jspo~lo  caso  bu'I·
             iPIIPha1bilità  che  l'a · lesione; dei  iam,i  nelìvosii' ·oonsi:slesse  '  111,via  risuliUereb,be,  èome  già  notàr;rn@  Larrey ;figlio,  ll,e-
                                                                 1  I               •   .    r     •                 ,
             i'h  una  sempliice  scess·a,  pQichè  la  sensibilità · eèl  i movi•-  Sf11lois  e· Malgai.g~~l  ,eh!;!  la  sua  lrascur,amrn  non  ~~lo  non  .
             meoti  del  m~mbl1o  erano  solamente  inlorp,i'diN:  5.  da   lra.rrebbe  sempre  dop_o  di  sè  false  articolazioni,  fistole
             che_ l''osso  fyatturato  era  ff  pili.I  piccòlÒ, ·menLr.e  illeso   perenni,  n'è  impedirebbe · 1a  formazione ·ij,el  callo,· ecc.,
             riman_eva: il  cubito:  4.  da  che  per q 1 u•a·nlo l'eno'llme guasLo   ma,· c_he  pu@  _iJ  medesimo  essere  anché  nocivo  qu&ndo
             dei  tessulii, operatosi nelila 'direzione deH',aperh1ra  d'u~ciia,   esercita  pressioni  incomode, . dolorose •  disleodimeati
                                                                     '.""J         r             -.,,I   I
             potesse  ma  un  ,lato  fa11e  temered' evolu,zi@ne m'una  viol'enla   muscolari 'tro,ppq forzati  e .ncia  tollevali .o non .tollerabili.
             iofia_mmati0n,e,  d'e)Ilorragi,e rseconàarie  iml'>arài~an~,i,  dii
             YiasUe  etl ·abb0ntlanH  ·suppùtazi0ni,  ed  in  fine  anche  clel                                • .  I'   t
             tetano  per.  _,;unipi'ezza  dell)a  ferita;  era  d'alln ' pa1r~e  ab-
                       t
             basUanià  rassicuralo • ,tfalla  s~essa  làcera,zi0□eJ  'deltl1e ap0-         41    l·
                                         1
             oeurosi chtf _le  r_nedesime  non  avrebber.0  pér.i ci0  appu'nto   Ph.EURO-POL-MÒNl'TE         I   ,
             pofuto  esere1~aré  quella  'torte· pr.essioné· cl)m· genera qua~\
                                                                       P.<Jllì~EDU~ A:  DA  UN1 l;lAPPO}l:.110 MÈDLCD~'~LINll€0.  ,
             setnpr.e  le  infiammazioni  solfocalii;ye  cfi:e  rende · facili  ·   · :( ».~t  Dot-t-,  !v!RNÀno1  tetto·.  nello  $pedate
                                               ,
                                                      '
             quegl'  iogor,ghi a tulito  il  memb110,  p~i quali~riesce diflì_cille   tJ..i  Sciamberi ). .   '  .,
            ,e él'  incerto ,esi~o- l"aiìiputa1.ione  secondar'ia,· che  favorisce     . I   •   I   (
                                                                     0
             1quèi  gran!ili  infHtr.amenl_i di  pus,  i- quali  svalgon eaman   •Essend6q1i  dal  do;ver~  imposto  di  trattenervi  a  mia
             tengon'0  le  ~µnghe  febb11i,snpp0tJ\a1~0.liie d'esil_@~li]uasi sémpne   velt,a  c0n  ~ualche  scienti fica  leVtur_a  e  n0~  .~ssen.~omi_ .
                       0
             infaus~o:  5.  da  clìe  pell  la  •~essa  ma,grgior,e  li'~entà  delle   0cco,Fsi  cas·i clirnici  clfue  per  la  l~ro  comp.lic~z1i0.?e  o ~if-.
                                                                                                   1
             parti,  men ·eslesai, •~iù  sincera  e· benigna  S'~rebbe  c·0.m.
                                                                         ,
                                                                   fìqoltà • merilàssèlio  di  tessevne  ua_a  stpria  sp,E)ci.ale,  h,q
             parsa Jra lliazfon!l,, ,più  prionl'o  e pi fil  ftacile il dilltaccamento   pensatoi' poter  egu~lmenle  • adeQlpit  .al  mio  ,obbli i
             dello  pa,11ti  moni6cate  o  11olle  ·e  })ili  sollec'Ha  Ila  ri,par.a··                           19
                      0                                            daQdovi  UQ.  suecin~o  raguagJio delll~  S!l~Lone  che,  ho dirella
             zione :_ 6.  fin.ali:nente  dal  vedersi  sonretto  in  questa, su:   nel  quadrim~slrre ·ora, sconso  cioè  da.I .primo _di  geo,naio
                                                                                                            ,
             detéllminazioae  da-I  c~nsiglio  del  Medfoor DLviisiona,le . .
                                                                   all'ultimo  .d'apl'.He . . E tanto  più  rolf !lliéd nii  sopo,_accJ_nto,
                Enu'mer~te  per,  lai  modo ile  pairtiéol,ari, raglioni  che  glii
                                                                   a.'.  q,0est0  -breve,,')aYorq  in . qgapto  ,che'· . IJ?~l~volt , .voci,
             feccr  ab~racéiar.e  là. Ch.inurgia  as·peltanl~inel tiferi.to.€a$Oj
                                                                   guidale ,d!!,I  solo  spi1rilo  di  pa,~le, Sl!)argendp_-90P,1l 1 inua\r,ie_n~e,
                                                                                  1
                                                                                                                   1
                                                                                                      1
                              ,
             oe11cò  d1  çledurre • pratici  condllà,rii,, statii,Uendo  1,.  0 ,,  che   calunnie  sull'altuazione  del  nuoy,o  n!lsg.9  l\egolame,n~I)). ~
             q~anlunque  lal, genè'11ail 1 i'là  • d-ei  !Me!ilièti · s0stengàno  cloversi   1
                                                                   ~a!icinanilo danri,i ·a.ll'ArnÌ!!la.  per_ l'ès.er.ci,~io  promiscuo
             s~nz'e~itaz_i~ne  'a"lrlputiare  'q0eW-alr:U0  ilL  qualle  sja . céJp,ili©   .Medi(w-Clhirnrgi:cÒ,  noi  ci: .t110.viat010 .·in  cgmd'izione . d'\  fi~
             da  feri'la • d arrma  da.  fuqc0  con ··fnattur-a•1·c0mminu1i,va
                                                                   spond(lre  con  fa Mi  ralle  o,d,iosé_ ciarle.  E'.. v~lga  jl  :ver:Q_,
              d'uno  o  più  Qssi,  c0,n gra.ve ·1ace11azione. del le  parli  mo'llli   l'espelli@,1)-Za  di  quaLLrwo, mesi  ha, gi~  rispp~to  Y\HQriosa-
                                                                                                             ,
                        1
             e.  tanto ,più  000,  lesione:di ·qualche . ramo  cos-piouo · arte~
                                                                   niente  all~· in.lempestAve  ed  avvei;i,tate  espr~s~ioui.  ~~est~
             noso  o  nervoso, · tuttaviiai egli  pro.pe,nd'e  n,_el1'1opjnign~ .. ,di   br.e:vei esperienza  ci .f~, cQn  fandame_nto  spe~are  chè,  un
                                                                                    1
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