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                 Passando  qeindi  a  pai:i,r.e  delil'uhimo  am,malalo  di  cu,1   estremità ,  iii  f:Jl'lafe  ne1 d'ecors0_ cH  17  gi'0rni  guad del
              ha  tenuto  parnla  il  -:Iì)ott,:  'fappari,  dii:e  che  le  esult:e-  lull0,e@i salassi,  coi  suclorifori  e  cog,l'i  ècc0pro1ici  oiJaridi;
                                                                                                               1
               riazioni  c001ioua·no  a  ml!n!enersi  ri1bellli  ad  ogio,i  geneFe  '   l'all~ra  del  M~d1ico  JR.eggimentale  :IDoUit.  Nonnis  J!isguan-
               di  cur,a.                                             dante alcuni  cas.i dirCaiocrena  Nosocom'iale, dei · quali  t~e
                 U OOott.' .Cnema  pnopope  l'uso  della  Falania.    si  ptesenla,ro'n, in  soldaui  a'ffeObi  da  f>t1òoni  ·suppu11anli  0
                 lii  ilh tt.  1iaitll\l3!Fi  dice  a:ver~  già_ SJJerimenlala  e· ehe '   dsgenerati  ed  l!ln  aillrn  in .~1\f  soldato  tocco  da  feri~a  la,
               r,iu'scì  vana non  meno  ch'~lilre  preparaiioni,  compr.es0vi   , cèro-eonUusa  nella  c0scia  destra  i.!1  seguU0  a  mon,jcalura
               l'uso, del  niLrato  d'argento  fuso.                  d'l!l(l  ca:v-aililç,.  Tanto  pei  pr,imi  c0.me  oell'l!lhim0  caS,01,si
                 lii 100tt.  <C0stanzo,,  facendo~i  • a  descriver  anche  più  ··  Cilléone  u~a  p·i,ùi  0  meno  celere guarigione 001  metodo· an,
               minutamente ··10  staio  dell'ammalato· in  discorso,  crede   tiflogis~ico  ,in  sul  vrioci~io,  quindi  e0ll'us~  locai~; del-
               che  l!lna  delle  ca1:1se  che  r.Har.dao~  la. gua,riigi0he  sia,  ili   l'acido  ni'tri00  sd. in  fine  colla  cauleri,zzazron·t, ·raua ·col
               iov,er.chio  r.est.riogimento  dello  sfi~lere  e  la  sua  mobilità,   ni!ral0  d;argenU0.  L''AoUore  ·ai  guesle  ·s torie  le fe·c~  pr'e-
               per  cui  il  ,laNoro  di  r,ipara~i@ne  e  di  cjca~rizazzi0ne,  'se   ceder,e  da  m@be  c0nsidenazi0rii· iniom@ a,lla  nar0r,a ll!Ìa-
                                                                                  l
               non  è impedite, è pe110  assai  rilairdale ,, c,ficlle  non  sarebbe   sm~1uico-contagiosa  di  della  capcrena  ,,  alle  cause  più
             • lontano  dall'idia  ,di'  praticare  l''iricisione  dello  ~fi'olere,   alle  a~ detsrnfoina,rla,  al· migi<iore  nie~0do  di  cura.  (Queili
              1  quando  av;esse  a peFdere  la  speranza  di  polerl0  in  al1~r.o   arg0m.enti,  tullochè d,iffus•arnente  ~ ,c~n-mol1ta  erud'i-ziooe
               modo  guar,ire.                                       Ura~~ati :,  non  si  riiferiscoqo  specificatamenlé  per  11ssere
                 Jl  DoU.  de .  Beauforl.  prendendo  arg0mento  dal   le  conch~si.oni_ identiche  a ,qnanlÒ  su  tale  ma ~ei:iit ·si  può
                                                                                    0
               numer.o·  grand~  d,i  . vener.ei  curali  da,)  D0U =,  'Fappard,   leg~erre  nel  num 12  di  (j}Uesto  Gi@rnale . . , _  _.  ·  '
               d~ guello  non  meno  grande d.ei  curabi da  ess~  _lui  ~el_l'an-  N @VA'RA",  Per  la  mancaDza  9i  ~peciaH  ,Q.lalalliie  che ~er
                                                                                                             1
               tec~d11nte,  trimestr,e e da  ql!lel,lo  pulle granella de, _vene're1  che   la  lor@ natura o gr.avi,tà  me11illasseF0  d,i:-SG1~ssi0ne, t1~U'e 'Se-
               &on  auual,mente  in  cura,  dice  essere  sua  opinione  che   dute dei  15  e  dei 5@  di  magg,io  si  contini ò ,aif  accen~
                                                                                              1
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               l'Ospedal~  Miili~a11e  di  Scfamberì  si'a quelJlo  che  ~e Ficeve   . nar'~  quellle  fisiche  imperfezioni'  od  iòfe:rm iltà  9,fie· per. Ia
                                                   1
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             • più  ,degl,i· alt,ri.  ~ggi0nge  che, ,p1 esa  infarmàzfane  st1IJ,a   l0r0  na,1011a  ben  accer,lala  potessern  esser' causa  d•'esen-
                                                                            ,
                                                               1
               pr0porzi0oe  in cui  s~anno i  venerei sugili  ahri  ammalali  in   . zione  dal  l\'filitarn  Servizi_0.  !Fur9no  specialmeQte'  cbnsi-
               di1e1Tsi  S,pedaH  Divisionali  del  Regno,  cré<ile· poler  asse-  dera-le  •la  Mriopia ed  il  Gozzo  v0lu.minos0  e sc 1i1rll0so. P~r
                Vi
               ril)e  che  qoasi  io  ness11m  i  1,1eneFei  raggiungon  il  ql!larito   riguardo  alla  si~ura  diagilosi  fjjelila  prima  s'addifanooo
               sul  le5là'le  degli  ammalali,  mentre  in  Sclamberì  poco   s'~0sa  con:vessHà  ,  l;incres~à1msoh0  ~piasi.  conli11u9  delle  l
                                                                     come  segni  piiì ~s.icurl .il  volume  dell'occhio,  1~  di-iui  vi-
               distano  d·all'a  met1i  e q,rnlelìe  1,1olla la  l011ca00.  €hm chiede
               se  fosse  questa  uòa  ragione  per  pr0m0vere  ra,p,,p.resen-  pa1lp~brie e  ,delle  ~igJia, e  fl'nalqiente, siccome me.zzo con-  .
               tan~e  che  inducessero  la  ©ue~tura  ad  ·adollare  misure.   va1liclanle l'uso  dèi  y,elH  a dliverso  grado  d,i visione.  1 Pei
                                                                       l
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               sariitaiìie  di  maggio11  efficacia nella  rspi:e.S'~i0ne e. :vigilanza  '  • quanto  sp,eLta. al!  Goz.z,o s'a,lilcli,tar0n-0  tuH!l  . quellle  c_r.co-
                                                   1
               della  prosliluzione,                                 staa-ze  irt cl!l,i  quesUo  poteva  essere  c-au~a  d' es'enzi6ne, e
                 ÌU . IDoH.  Menarcli  did1iara  avern  già  in0ij1relUaQ1ente   quelll'e  a·Jtire  ehe  lil@n  po.Lcivan0 prodùrre lo  slesso  effello.
                               1
               fatte  rappr.esenlanze  a qHesto  fine  e chè .alcune 'inlerp€l-  11,a Sedl!lta  dei  50 -fu chi usa  dal  Presidente col  Faccoman-
               lanze  sono  già  s~ate  falle  dal  Comando  deJlla  ..li)ivisi•Òne   dare  ai  1\1'('ldici  'Nlill,i~airi_  s@mma  prl!lden✓.1:à ,ed  a~ten~_ione
             , alJ''In~eridenza  1Ci1,1ile  del'la  Pr@vincia.  Aggiunge  esser  Ì,q- ,  priirma  dii  J!lr@ral!lociaiF  in  ~1ttissbi ca1,i -un "a,qs@l~1to  giudiz-io
                                                                                                   s
               formato  'ché  sono  già  s~ale  ad0llaL{l  alcune  misl!lre  ed  • ,da  cui  po.trèbbern  sor;ger.e gravj'  emergenze ·tanto pel  Sol-
              esaer-e  sua  opinione  duve11si  ancor  indugiare  per  q_ual!ch~   dallo come  J]leli  ®overu0.
                                 1
               temp-o,  ond.e  vederé  qual1i .. ~ffeH,ì  p11ùduraono  le  nµove   C oN;H0.  N,ell~ dl!le Sed1:11le  tenutesi  nel  mese di  maggio
               disposizioni,  prima  d'inpollrare  1:1n  ricorso  formale  se   cofnjncio  H IDoUt  ~àcçb'ià  per  notare  come i  aveod'egli
                                                          1
              questo  ar~(?mento .ed  esser  a  ciè  )'l.a,rUe0iJa 1 11menbe  i~_d0Ul0   ; anlec~dentemente  (lll@q!esso di legger·  alcuwe· stiie  osse~va- ,
                                                i
              anche  çlall'osser,var.e  .éhe  da  alcuni  giorni  il  numero  dei   zi0ni  su  le  malall,ie.si'.fili li,ch'e  e quesle lro.vani:losi  Mlavia
               i
              Veoer.ei  entrali  sembra  in  diminu~ione:   •   •   ·in  c0rs0  d,i cima, era ne,llla  necèssi'là  df  dila'zi0nar_ ancoria
                N1zH.  te sed'u~e  dei  gio11ni  V5  e a© fumn  iof~r~_~ e~e .  q1,1alcne  l<,lliPiP@  ~ri1ma , di') a~em )ier  all''obblligo  assunlosi,
                                                                                                1
             . consùmate  dalla Relazione  fatta  dal  Presidente  stJ  le ma~   ' salv·0  cllie  il  Presidenle  non'  avesse  d~si'dera10·  udire\ la
                         1
              la~tie  d0minanfii  ne'l  corso  ~li d(;l~~o  mese.  Si n0f0  la  .p·oea   s,; òs1ii'One  per  s0mmifca pi_ di  ~ali  maila:Hie~\ ri~n~ lI)ùall1 esi•
              i~portanza ,dèlle  malattie  ~nirurgiè,he  sia  dal· fa!Q  nl!lme-  bi',d0ne  essendJ staio  d•i,spensalo dall'inliera/ ~i.semblèa, ;~
              r.ico,  sia  dal  la·to  della  10110 gravità  o  specificità.  Io  o,r-  .,concessa  la  parolla  al  !0olt.  VagiieLlli  _per  Hare  lelluré!  eh
              dine  alle  malattie  s_pecHiìcl~e, s' aiccenrnl> in. par~ieolar,e  ad   ura  Sll10  scvHt0  i·nt0rin0  al  bis0gn0  d'lfin  Regola men lo  sui
              alcuni  casi  di  buboni  venerei  felicemente  curaH  coll'ap-'   Co11su1IU.  Fallrasi· ql!lssla  fotlura  ,  il  Dolt.  Besozzi,  dopo
              jYl,icazi0ne. locale del  \leSJ,icaU_ol'iio  e di  m:acc·ica  'i,aw,ppatte   ave-r~ clii mostvat0  élìe· nsllo  Speda le  di  Ctmeo 1l!lròno  sem·
                                          1
                                                                         l
             • nella s0hi-zione di  deul0c-loruÌ:o di'  mericurio,  n0n  ommesss   plle· aLt!ld  i Consui1lti  ,@~ni  volta  che  il  bi_.sogn0  lo  rjc_hie•
              ·periò  l'e sollrazioni1  sanguigne generali  e  locali' , tiJU~na~ il   deva,  cita,nd0  l!ln  r'scen'tiss>iino  esempio  negli  ammalali
              caso  le  esigeWia.  Si  pa:ssa-r000  JD0Ì  in  tassegna  le  m,ala 1Utie   nu,m 65  e  67  l0ee0  0ell'l!lbi1liM  pei  1\fodi ei  M1,ia 1~i  òi
                                                                                                               il
                                                                       0
             . M~diche ·le  qù,ali ,  poco  numerose  esse  pl!l!r~,  non  oJJrì-·   éserci1ars 1i, a,I •m;n,eagiamenlo  dei · vari i. pe_z_zi  c0mponenli
              rono  parimen,te  dal] laLo  dellla  gr..avità  alcun  che  di  par'bi-  H sLlìumenti  dè'lla  "{Cass~Ha  p~r i ~occorsC' agli . asCìUUici,
              colare.,. se  si  eceettu'a'no  un  Ci!SO  di  leggiena  emou~isi  ed   a,ffin~M ,, p 11 eser_Jlfand©si  iil  .lil~s@g@o rrnl.lta s.tagi0ne  aipp~n!o
                   1
              un  allro  di  polmou_ile  traumatica,  lulte  e  due  però  feli:   dei  ba~ni,  non  s'avesse  la lor  a  p'3rdeF  ur.i  tempo  pre •
                                                                                           '
              cementa  condqtle  a  gua•1tigi0oe.                   zioso  nel  c,0nnet1ere  le' ~arie  pa1tvi  d'  9 00  slèss~ sl~u-
                C.tGLIARl.  Nell)e Coofsr.enze  di  Cagliari  fur0no lette  aue  - mento  O  nel  rié0n0scer  ·iii  valore  a1i  q11esto. , Si · fece
              Storie  di  cui  una  del  Medico  fiivisiohale  D0lt.  Mastio ·   qui~di  ad  ioUerrog~r .il  ll})ott.  Zacchia  perchè  volesse  fa r.e
              jD\Q{DQ  Jd  Il~ JieijIDjl  acuto  ~J>ei:ialmen~e  lQ,(laliua,~ ;dl~   ,16sge}l9 di ·ç9mp,ne  j,ludi'ij ~~J  $.UQ ~ell.' A,m~Qlenlarìo  (i:hi•
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