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~il'rii : second'O il Fl'Our.ens l'azione an0dina del 1 l'eler.è' pro- • verifica,no fuorchè ue_i casi m çui l'inalazione fu prolun-
gre'd'i,r,el5be qni d'ai lobi cerebrali al cervelell0, non avendo gata per qua·ld1e tempo, come · pur troppo accade anche
pero l'.animale perdutl0 ancora l'equili,iDrio l'l-ei tp'0vi1tnen'li. éo'llla- vèseica oppure per una · pa 1 rlic0!11re coadizione dei
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Qual0ra in quesio slatlio il polso si accèleFi indebolendosi cen_t1ri nervos'i cl~e reml_e 1-a pers·ona mol Lo più impres-
oppure diven~i lento e mul•>, è ciò dipenderile dalla. di- sionabi'le per l'alterala crasi saaguigna .
. minuila vitalità ùel sang,ue per J·a. proporzione d'ossigeno Prima· di l-ulto dirò che la quanlilà dell'etere inspiralo
nel mezzo che s'in.spira, la quale non è sufficiente a de- nòii è, a1lmenÒ nel maggiore numero dei casi, una causa
carbonizzar ·il sangue venoso per renderlo arterios0: fe- di timore., giaechè c_ome· vi son idi0sinciasie oltuemodo
noìneni-ques.~i che succedon0 quand0, nelll'àinmini-s•lrail~nH ve1iràOtarie a tnlli gli alti11i rimedi,i, :ve ne sono pme de·Jle •
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dell'etero, non_ sia questo bastantemente mislo ad aria refrallarie all'eleve, e-d a chi praticò molte elerizznioni,
respirabile. Però cotesti cangiamenti essendo fuga'r.i come non fu infreq,uenle il trovare bevon_i d'elerg i qu;ili pole-
l'azione· dei vapori elerei, non la·sciano dielro di sè 8!1 - van inspirarne anche una grandissima quantità senza
cuna tri:arecia 'd'alterazioni congestive • o fiogiist•iche . nei pro-;arne allerazione·, p~1re n0n eccedendo i1r,esagerale
tessuti, ma , s·e IH0ilunga1fe, po.sso110 diveni,re causa dei_ pi~t ed incredibili narr,az.ioni, come sarebbe quella @el Vieq-
funest1i aecide111li. In qmeslo stadio cwmi_ncian ad apparir i d'Azir il quale riferisce che il Chimico Bucquet prendeva
pri_mi·p~ÒdroJD,i <lell'aslìssia-, quando-l'inspirazio1Ìé non è fin -una pinta ,d'etere al giorno_ per calmar i dolori. Ho·
ordinala in modo daJroglier intier-àmcnte il pericolo della nelle mie sperienze verifìcal@ v&rii casi nei quali furono
si,11c·op.e. Nessumo vourà ogg,igiorno negare che l'asfissia è consumale dne, lre e .- fìn0 quallr'oncit', peso austriaco,
la c0mpagma pi"essochè in,sepl!r'abile clelll'ebbti~z-za eterea, d'ete11e preparalo ldi recente e 11ie0n0s·ei1ul0 t.lel JDeS@ spe-
o~lennta massimàfneQ,ke wn me'l0d·i e con apparecchi nei cifico di O 745: vero è che nelì'u,ltimo~cas0 l'inspirazione
quali od è, ·assolulamenle impedito il ripri,slinameolo del- fu per imprevedute circoslanrn sospesa varie volle e che
l'ari·a-atm{osferic_a co_i ·vapori d'elere o s'effellua questo in non fu spinla al compiuto na'!'cotismo fuorchè dietro la
niod@ limitalo' (id impt:1FfeL\o non valutabile. nessuna comi:iarsa di sintomi conlrindica □ li ,e l'imperi,oso
Se 100!] gfae alll'in10rpidime1~to e1Lere0 Mlii è _per ,null_la desiderio , del so~g,cbto il quale vq_leva loglliei11si al cl0l,0re
necess&rìo l'i11terve11~0_ dell'asfissìa quanlunqne questa ac_ - per l'esfopazione d'un dente e per la èuriosila d,i provare
celeri oltr,èmodo il sopore. Quésla circostanza fu la causa il sòpore etereo del quale aveva inteso vantare le mera-
prinéipale dell·a voga che presero lulli~gli apparecchi §Cm- viglie. Molli fat,ti di queslo genere sono consegJ1ali alle
pÌici a res•piro· compiuto nello stess~· reci.picnle,'col quale stampe e parlano francamente del poco danno avvenuto
mezZ'@, 0Hre alla maggi0re pron~e2,2,a degli elfebli, s'a11·eva • per la (!_)l<Jahlilà il'elere insplrnlo', (!_)Uan00 10 fu in' m0do
la faciÌi,Là del maneggio ed il minore consu'mo di rimedio da sollrar il menù possibile l'organism0 alile te·ggi na-
-persoade,ndo così che, le persone narcotizzale in quel modo turali nelì'esercizi0 delle sue funzioni. Conliriiia.
avend'introdollo nell'organismo minore quantità d'na modi-
ficatore d'azione assai energica e pronta, dovèsser essere
meno- prncliv.i deglli a litri alle lrisli c0nseguenze possibili STORIE DI CJ\:SI B]liARCJIKV~Lt
n·ell' elerizzà·zf&ne ; ma f'acevas-i intanto poco - calcolo
della manc_an-za· assoluta d!ossigelio nella miscela, per
cui' nel'le persone che offron appena qualche resistenza 48
alla• pron.la narcos-i i sin~omi d'asfissia riescon mollo aj1pa•
-TUMORE CEREBRALE
riscenti- a,nche ai soli spetitalori e 1i0n cessan in•~eram_enle
('Storia deb Medico di, JJa•t-h(l)glfone l3ott. CANTONI). '
quanlNnl::f1ue sia cessa La l'ebrezza eterea. Chi mai vede;1~0
persone liarcotizza[e cgi vapor, d'etere inspirali dalla ve- Giovan.ui Gara v .... soldato nel Corpo àe-, Veterani et.I In·
scica no □ s'•accorsfJ che sopra qllallro eterizzali lre a.Imeno validi, .d'anni 28, di temperamento sanguigno, di costitu-
pr.esenlatvàn -occhi acct~si e spol'gPnli , cule.,..dell:i faccia zione atletica, entri> n·ello S·pedalu DivisionariÒ d' ,lSli ai
)
rossa ·ed anche livida con mar1Jéz_i èianoLici, rt•spiro ane- 23 di giugno 1 SSO, a/folto da ama,uro~i compiu;{ct ad' ambo
lante, a!Tannoso con po·lso-r.nolto celere d¼ì principi@ ed ab- gli occhi in segui1t0 acl insùlt@ apoplelico. Tale fu la dia-
hassalo_e ml'!lo verso il compimento della narcosi, e che gnosi che ne fece il Me.dico che in quel giorno ne im-
anche lo persone· le qnal,i nwglio risentirun 6 più pron- lraprnse la cura; l'ammalato in fallo presentava, oflrn allla
larrien'~e l'azione dell'etere, offrivansi, nel momenlo in cr.cilà, la(par·alisi com(liula del buaccio si11islro.
çui si levava l'apparecch,i0, oltrem0do acécse 0 livide c0n Per alc1rni mesi furono rnsali mohi dei m<'zzi _preco-
i,) res11i,ro affannoso cQmo Ji chi abbia fal.lo on grande e nizzaff rier vincere l'amaurnsi, ma~in11tilmenle; fu <qtJÌlidi
pr.olungaLo sl'orzo muscolart-'? . creduto migliore _consiglio dichiarare la malattia incura~
Cerlame:ite la vi,ta d'11na persona narcotizzala in simile bile ed abbandnnare l'ammalalo alle sole forze della r;i.alura,
modo inùucn ribrezzo ai più, ;inzichè desiderio ùi pro- temendo che coll'ulleriore us0 di 'rimedii non s'avesse
fìl(are dei vantaggi cldl'eLere. Ìl.l'o.lti poi non riescivano per. avv<'nlura a r>riv:are l'arnmalaLo di quei residui di
al s0p0re anche _ rfpelenclo Toptmizione' o prolùaganeo!a energia vitale dm possono conservare la vita compali-
per ciaque, sei · e· fio ad olla mirmli, com'tlbbi occàsione biimente c0n un'alterazione del centro lll'rvoso che fu so-
d'osservar in molli sperimenti tentali sul sano nei grande spellala fino _ dal suo_ primo ingresso nello Speda lo e di
Spedale .cli Milano· in compagnfa di mollissimi onore-voli cui s'ebbe più tardi çertezz.a pei sQccessiv i fenomeni ,
Coll,eghi. Ma i si•ntorrii dell'asfissia sono confl!lsi con qnelli q11antnnque non f~sse dato poterne sta~ilire la aa,lura e
delila nalìcosi e-lerea e quindi nessuna meraviglia se si la sed:e.
credette· di noli _fafffe caso suppmnendo che l'in_spirazione Tri breve tempo l'ammalato, rimesso al vitto, ricuperò
ne-I la vescica per poco tempo fosse assolutamente esente le forze depauperale dalle Lentate cure e, gli organ.i" <lella
da simile iocoJ1venienle, Gli efl'eHi dell'a.sfissia non si digestione compiendo regolar.mente le loro funzioni, _potè