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News in pillole - News






           TRANSIZIONE ENERGETICA, UN’IMPORTANTE SCO-
           PERTA

           Il gruppo minerario svedese LKAB ha comunicato  di aver
           scoperto, sul territorio svedese, un giacimento di terre rare
           di dimensioni tali da definirlo “il più grande deposito mai
           conosciuto nel Vecchio Continente”. Si tratta di un giacimento
           che comprende ben più di un milione di tonnellate di mi-
           nerali decisamente preziosi non solo per l’industria digitale,
           ma anche per lo sviluppo di energie rinnovabili dal ridotto
           impatto sull’ambiente. Questi metalli rari si possono sfruttare
           nell’ambito della realizzazione e dello sviluppo di veicoli elet-
           trici oppure di turbine eoliche.
           Quando si parla di terre rare, si fa riferimento a un insieme che include ben 17 elementi della tavola periodica, che
           vengono largamente impiegati non solo nel campo dell’industria tecnologica, ma anche in quello delle energie rinno-
           vabili. Pensiamo per esmpio alle applicazioni nel campo della produzione di fibre ottiche oppure delle batterie
           ricaricabili, alle auto elettriche oppure di quelle ibride, ma anche quando si tratta di realizzare i pannelli solari
           piuttosto che delle pale eoliche.
           Secondo i dati e le stime della Banca Mondiale, pare proprio che la domanda delle terre rare dovrebbe far registrare
           un corposo incremento, a livello esponenziale, già a partire dal prossimo decennio.
           Le terre rare vengono considerate come materiali fondamentali per la transizione energetica, anche se non tutti sono
           d’accordo, visto che una parte della comunità scientifica è scettica in merito ai rischi e agli effetti che potrebbero avere
           a lungo termine, soprattutto per l’impatto inquinante e dispendioso legato alla loro estrazione.


           CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE: NORMA UNI 11879:2022

           Pubblicata nel mese di settembre la norma che specifica le metodologie per la misura dell’energia termica as-
           sorbita e rilasciata negli impianti di climatizzazione centralizzati.

           Gli impianti di climatizzazione centralizzati consentono di realizzare e mantenere idonee condizioni di comfort termi-
           co durante le diverse stagioni agendo su temperatura, umidità, velocità e qualità dell’aria. Esistono numerose tipologie
           di impianti centralizzati, ciascuno dei quali offre diverse prestazioni. Sono di particolare interesse i sistemi di distri-
           buzione dell’energia, che incidono sulla tipologia di sistema di misura e ripartizione dei costi energetici agli utenti.

           In ambito normativo, il Comitato Termotecnico Italiano (CTI) si è occupato della recente realizzazione della norma
           UNI 11879 che tratta questi aspetti.

           Il documento specifica i requisiti di base per la scelta, l’installazione e l’utilizzo dei sistemi di misura dell’energia as-
           sorbita e rilasciata nei sistemi di climatizzazione centralizzati ai fini della ripartizione dei consumi individuali.
           La norma si applica agli impianti a tutt’aria, idronici, a espansione diretta e misti. (Si rimanda invece alla nor-
           ma UNI 10200 e alla legislazione per i criteri di ripartizione delle spese).
           ma
           Più in dettaglio, la norma UNI 11879 specifica:

               le condizioni impiantistiche in cui il progettista deve installare i sistemi di contabilizzazione
               i metodi e gli strumenti di misura applicabili a tali specifiche condizioni impiantistiche
               le criticità e le problematiche di installazione e utilizzo
               le norme esistenti applicabili
               il calcolo delle quote di consumo individuale di energia da ripartire per ciascun utente

           In analogia alla UNI 10200, gli impianti termici centralizzati si suddividono in impianti dotati di termoregolazione,
           per il prelievo volontario di energia termica utile da parte dei singoli utenti; e impianti sprovvisti di termoregolazio-
           ne. Nell’ambito degli impianti dotati di termoregolazione, ove il singolo utente può determinare il proprio consumo
           volontario di energia termica utile mediante azione sui dispositivi di termoregolazione (eventualmente provvisti di
           programmazione intelligente) è possibile effettuare la distinzione tra impianti provvisti di dispositivi di contabilizza-
           zione diretta e indiretta.





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