Page 9 - QUESITI TERMICI 2023
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Impianti inf. 35 kW                                                                                                                      Impianti inf. 35 kW



            SCARICO A PARETE PER GLI SCALDAACQUA
            D.: Per gli scaldabagni, in merito allo scarico a parete vale lo stesso
            discorso delle caldaie?


           R.: La risposta è no. Gli scaldabagni non sono considerati impianti termici. Con il
           Dlgs 48 del 2020 la definizione di impianto termico:

           “impianto tecnologico fisso destinato ai servizi di climatizzazione invernale o esti-
           va degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, o destinato alla
           sola produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico
           utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione, accumulo e
           utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo, eventualmente
           combinato con impianti di ventilazione. Non sono considerati impianti termici i si-
           stemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di
           singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate;”
           Detto questo,  non esiste nessuna legge che vieta esplicitamente lo scarico a parete
           degli scaldabagno, a patto di rispettare le distanze indicate sulla UNI 7129.

           Attenzione però che dal punto di vista legale, indipendentemente dalle normativa pur
           rispettata dall’installatore e che non riguarderebbe quest’ultimo, i fumi prodotti pos-
           sono creare danni a cose o a persone (o comunque arrecare disturbo), tali da poter
           ingenerare controversie giudiziali. l




            FUMI CAUSATI DA CALDAIA A CONDENSAZIONE
            D.: Ma se un vicino dovesse lamentarsi con le autorità competenti per
            fumi molesti causati da una caldaia a condensazione a causa di fumi
            molesti, cosa può accadere?

            R.: Purtroppo questi casi sono all'ordine del giorno. Nel momento in cui il vici-
            no interpella le autorità competenti (ASL, Vigili del fuoco o altro) le stesse possono
            applicare un'interpretazione letterale ma pertinente della legge, secondo la quale
            chiunque getti o versi cose che possono imbrattare, molestare o offendere [...] op-
            pure provochi in maniera continuativa l'emissione di gas, quindi anche di vapori e
            di fumo che possono comunque causare un danno/molestare al prossimo, possono
            richiedere la rimozione/spostamento dell’apparecchio o la realizzazione di una
            canna fumaria applicando in toto l’ articolo 17-bis del D. L. 63/2013 che afferma “Dal
            1 settembre 2013 tutti gli impianti termici devono scaricare fumi a tetto”.

           Se può essere d’aiuto  Il  TAR della Lombardia ha emesso una sentenza (n.
           1808/2017 pubblicata il 13 settembre 2017) che risulta di estrema importanza per
           gli installatori e particolarmente utile per dirimere e chiarire ogni problema qualora si
           dovessero trovare a sostituire un apparecchio a gas in un condominio con scarico in
           canna fumaria collettiva (ramificata o meno) non idonea.

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