Page 14 - ART IN THE BIN - Catalogo Mostra
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Il titolo “Not over yet” (non finisce qui) del trittico in mostra “DE-Formazioni n.7,8,9”, realizzato in tecnica mista (acrilico, colla-sabbia, stucco cemento su vetro sintetico combusto), rappresenta un efficace sunto narrativo di una sua recente sperimentazione alchemica che coniuga cultura ambientale e arte sostenibile.
Fiorenzo Zaffina a partire dalla metà degli anni novanta, risentendo dell’influenza del movimento ecologicol art, mette la propria creatività al servizio della difesa del pianeta coniugando produttività artistica e consapevole provocazione su tematiche ambientali. Nasce in quegli anni l’opera “Yoga”, con cui è presente in mostra, composta da 289 lattine di succhi di frutta Yoga riciclati e assemblati a formare una figura umana a testa in giù in una posizione yoga, a cui affida la sua filosofia. Oggi l’artista prosegue nella sua ricerca sperimentando materiali vari che gli permettono di dare vita ad affascinanti opere realizzate con blocchi di plexiglas caratterizzate da “rotture” che si propagano e si specchiano nello stesso materiale creando effetti sorprendenti, come lopera “Vuoto 019”. Anche Luisa Russo progetta opere d’arte plastica ed architettonica in bianco/nero usando il plexiglas, concentrando la sua poetica sul movimento e sulla rappresentazione di esso sfruttando il colore. Le sue composizioni, che danno risalto ai puri valori visivi, sono concepite come forme nuove, essenziali ed inedite, prive di riferimento a modelli reali e di grande libertà espressiva che rivelano, nell’illusione ottica bidimensionale, l’interesse dell’artista per l’arte cinetica e per la optical art.
La trasparenza del vetro è sempre stata una forma illusionistica per guardare oltre per molti artisti. Per il veneziano Alessandro Cadamuro il vetro diventa un materiale d’adozione e tratto stilistico peculiare che caratterizza la sua opera.
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