Page 24 - psicobiologia_dell'empatia
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Lo studio delle aree del circuito dell’empatia ha apportato grande aiuto nel capire come
essa avviene, si auspica un sempre maggiore contributo dagli studi attinenti queste aree
dell’empatia così che in ultima analisi si possano ripercuotere su una modalità di induzione
del comportamento prosociale.
Proseguendo nella ricerca di un modo per indurre empatia ai fini prosociali, si giunge al
substrato biologico. Gli ormoni coinvolti nell’empatia sono la vasopressina che, modula
l’aggressività, ma sopratutto l’ossitocina: l’ormone principe del comportamento prosociale;
essa aumenta fiducia, ed empatia.
In questa ricerca del modo di indurre comportamenti prosociali, emerge il prof. Zak, che da
oltre dieci anni persegue questo obiettivo. Egli ha svolto diversi studi che hanno dimostrato
come l’ossitocina possa far aumentare la fiducia e l’empatia, ed è giunto alla conclusione
che i paesi i cui abitanti sono portati a mostrare fiducia nel prossimo, sono quei paesi con
maggiore benessere. Ma ci possono essere situazioni che rendono difficile o impossibile il
rilascio di ossitocina, per esempio: alti livelli di stress. Questo è un dato da tenere presente
nell’indurre empatia tramite ossitocina; ma un eccessivo rilascio di ossitocina può indurre
l’insorgere di sentimenti negativi, come l’invidia e la gioia maligna. Come sempre “in
media virtus stat” ma questi “effetti collaterali” non devono farci desistere dal perseguire
un modo per indurre il comportamento prosociale, anche perché la somministrazione di
ossitocina in soggetti con difficoltà a relazionarsi con gli altri, può migliorare il loro grado
di socievolezza.
I ricercatori di due Università: quella di Fredrich Wilhelms di Bonn e i ricercatori
dell’Istituto Babraham, di Cambridge in collaborazione, hanno dimostrato, che la
somministrazione di Ossitocina in forma spray faccia aumentare l’empatia, ma altri
ricercatori: Ian Armstrong dell’Università di Linkoping e Lena Forsell dell’Università di
Stoccolma, osservando una rete di recettori nervosi nella pelle, sensibili alle variazioni di
pressione, quindi anche quelle che avvengono con l’abbraccio, e collegati al cervello
tramite il nervo vago, hanno scoperto come l’attivazione di questi recettori, inneschi una
reazione a catena che aumenta la produzione di ossitocina.
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