Page 315 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
P. 315
314 al-Futūḥāt al-makkiyya
la Saggezza esige di mettere ogni cosa al suo posto, “ed Allah è Saggio,
Sapiente” (Cor. IV-26).
Non c’è cosa che sia indeterminata (mu la ), poiché la possibilità (imkā )
non comporta quello, né ciò è dato dalle realtà essenziali: dopo tutto
l’indeterminazione (i lā ) è in se stessa una limitazione (ta y ).
Non c’è realtà che non abbia una sede (ma i ) che la accetta ed una
sede che la rif uta e non l’accetta – non c’è scampo a questo. Considera,
per esempio, i nutrimenti naturali per il corpo naturale: non c’è nulla
che funge da nutrimento che non comporti in sé un danno ed un benef -
cio. Questo è noto a colui che conosce la Natura in quanto essa governa
il corpo, cioè a colui che è chiamato “medico”; anche il naturalista sa
qualcosa di ciò, ma il medico ne conosce la spiegazione dettagliata.
Non c’è lingua di lode assoluta (mu la ) nel Mondo, né lingua di biasimo
506
assoluto. ( ) La radice (a l) di ciò sono i contrapposti Nomi divini, con
i quali Allah ha denominato Se stesso per noi in quanto Egli è Colui
che parla (mutakallim). Nello stesso modo Egli ha af ermato la trascen-
denza (ta ) [o incomparabilità] ed ha af ermato l’immanenza (ta )
[o comparabilità], ha dichiarato la Sua Unità ( aḥḥa a) ed ha associato
( a aka) [altri a Lui], ed ha fatto parlare i Suoi servitori di entrambi gli
507
Attributi ( ). Poi ha detto: “Sia Gloria al tuo Signore, il Signore della
Potenza, al di sopra di ciò che essi descrivono. E sia Pace sugli Inviati e
la lode sia ad Allah, il Signore dei Mondi” (Cor. XXXVII-180 a 182).
Si conclude la 61 parte e segue la 62 , [cioè la prima parte del Capitolo
a
a
sui segreti del Pellegrinaggio].
* * * * *
506 Nel Cap. 375 [III 472.23] Ibn ʿArabī precisa: “Non c’è nel Mondo realtà che sia
biasimata in modo assoluto, né lodata in modo assoluto, perché gli aspetti ed i contesti
delimitano ogni cosa. La radice (a l) è la limitazione (ta y ), non l’indeterminazione, in
quanto l’esistenza è necessariamente limitata, e per questo l’indicazione dimostra che
tutto ciò che entra nell’esistenza è limitato.
507 Nella prima edizione questo paragrafo recita: “La radice di questo è nella Scienza
divina, poiché Egli è Colui che è caratterizzato (ma ūt), per la Sua descrizione di
Se stesso e per il Suo discorso, dall’Attributo della Trascendenza, e nessuno è più
trascendente di Lui, e dall’Attributo dell’Immanenza; poi l’Altissimo ha fatto parlare
di Se stesso le lingue dei Suoi servitori mediante entrambi gli Attributi ed ha biasimato
per ciò un gruppo e ne ha lodato un altro”.