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      che provare per anticipazione il i.
      lore obbiettivo de' respettivi concetti;
      vale a dire che per ciò appunto
      risponde necessariamente al mio pro
      posito. L'altra poi mira chiamare
      non che subordinare alla ragione lo
      stesso intendimento puro, in quanto
      alla possibilità e facoltà pelle quali
      esso è destinato ed idoneo a saper
      re, sotto il di lui rapporto cioè
      subbiettivo. La quale sposizione, per
      quanto mi sembri di gravissima im
      portanza , rispetto al fine, cui mi
      sono principalmente prefisso, non
      però gli appartiene di tutta neces
      sità.  Perciocchè rimane inalterata
      non pertanto la quistione, cosa cioè
      possano e quanto conoscere l'intel
      letto e la ragione privi d'ogni soc
      corso d'esperienza, chè nè perciò
      si chiede qual sia o possa essere la
      stessa facoltà di pensare. Siccome
      la qual ultima quistione risguarda
      una quasi ricerca di causa, rispetto
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