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     sità dell'incominciamento del mondo.
     Eppure questi presumerebbe d' in
     grandire non pure che di estendere,
     oltre quanti sono i limiti possibili
     dell'esperienza, l'umana cognizione:
     ciò che io confesso trascendere le
     mie facoltà, come quello che non
     tratto che della ragione stessa e del
     puro di lei pensiero. Nè mi occor
     re , onde averne piena cognizione,
     di farne lontane ricerche, poichè
     la troverò in me stesso, e me ne
     " tal esempio le stesse logi
     che più volgari, da potere sistema
     ticamente annoverare non che di
     stinguere tutte le azioni semplici
     della ragione. E qui sarebbe piut
     tosto luogo alla domanda: quanto
     e sin dove la si possa immaginare,
      senza ogni materiale non che aiuto
     di sperienza ?                     s

        Ma feci a bastanza parole sì del
     l'ampiezza dell'argomento, quan
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