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telescopi di Herschel iscoprissero
nell'immensità di quegli spazi Ura
no. Ed ecco in qual modo la pe
netrazione di Kant superò, entro le
pareti del proprio gabinetto, le in
dagini fatte sulle più eminenti spe
cule e gli occhi armati con insolito
artifizio, e come precesse lo sco
primento non pure d'Urano che di
altri corpi celesti. Aveva egli osser
VatO eSSere costantemente eccentri
che le orbite dei pianeti maggiori,
e di tanto più pronunziata eccen
tricità, secondo che più lontane le
stanze loro dal sole. Così essendo
meno eccentrica di tutte l'orbita
di Mercurio, aveva notato esserlo
alquanto più quella di Venere, poi
quelle " nostro globo e via via
di Marte e di Giove, sinchè più di
tutte lo era l'orbita di Saturno.
Avendo poi rilevato essere ancora
maggiore la eccentricità delle co
mete, che già considerava per al