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    petua, e dell'idea cosmopolitica di
    una storia universale; quasi fossero
    le più confacenti, anche nei titoli,
    al genio dei nuovi lettori, non
    ostante che le forse meno apprez
    zate, fra tutte, nel suolo natìo.
    Sono più ancora pronunziate le
    tracce, che delle nuove idee sulla
    metafisica offre, benchè anteriore
    questa pure al quisito berlinese
    (177o), la prolusione ch'ei recitò
    poichè fu eletto professore all'Uni
    versità ; e, sebbene in latino, e
    pubblicato eziandio negli atti acca
    demici, questo scritto inaugurale
    fu poco noto o di poco pregio ai
    dotti d' Europa (*). L'opera che,
    la riempì del suo grido, voglio
    dire la critica, non comparve che
    nel 1781, quantunque non ne fu




      (*) De mundi sensibilis atque intelligi
    bilis forma et principiis,
   a.
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