Page 2 - giornalino per concorso battagli_Classical
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Alla SCUOLA di allora





          Alla  fine  degli  anni  60  il  nostro   ambulatorio  con  la  guardia  medica,   colorate e le penne nera e rossa (quasi tutti gli insegnanti richiedevano
          paese  non  risentiva  ancora  della   perche   a  scuola  si  potevano  fare   la Bic punta fine). La figura del maestro era principalmente femminile
          rivolta  giovanile  scoppiata  in  Eu-  anche le vaccinazioni, oltre alle visite   ma il rigore una quasi imprescindibile prerogativa; la disciplina forse
          ropa e negli Stati Uniti. La scuola in   oculistiche  ed  odontoiatriche.  Il   era  posta  anche  al  di  sopra  dell’istruzione  e  quindi  non  era  difficile
          quegli anni era diventata finalmen-  primo  ottobre   segnava   l’inizio   incappare in qualche bacchettata sulle nocche delle mani  e si doveva
          te  pubblica  e  quando  la  iniziavi   dell’anno  scolastico  che  terminava   essere bravi anche a nasconderlo, quando si tornava a casa, altrimenti
          tutti ti chiedevano:-Vai alla scuola   all’incirca a meta  giugno. Si indossa-  si aveva il resto, come si usava dire. La giornata scolastica incominciava
          del  Comune?-  (per  distinguerla   va  il  grem-                  alle 9 e terminava alle 13 e  si svolgeva quasi esclu-
          dall’asilo,  che  era  privato).  La   biule   nero                sivamente nelle aule; raramente le maestre utiliz-
          scuola  “elementare“  di  Rapolano   con il colletto               zavano il cortile, semmai per qualche foto di classe
          sorgeva  nel  nuovo    edificio  di  Via   bianco:   i             (rito immancabile  per  la vita  di allora).    Anche  la
          Provinciale   Sud,   inaugurato   maschietti                       colazione delle 10,30 veniva fatta all’interno della
          nell’anno  scolastico  1964-65,  e   portavano  il                 classe, seduti ognuno al proprio banco, con il tova-
          denominato  “Guglielmo  Marconi”.    fiocco  azzur-                gliolo di stoffa, che lo proteggeva dalle briciole. Lo
          Era  un  edificio  ampio  e  conforte-  ro,  le  femmi-            spazio esterno era utilizzato per qualche ricorrenza
          vole, con aule luminose e riscalda-  nucce  il  fioc-              particolare  come  ad  esempio  la  “Festa  degli  Albe-
          te,  con  un  grande  ingresso  per   co  rosa.  Due               ri” (mese di ottobre) a cui presenziava il Direttore
          raccogliere l’intera scolaresca e un   piccoli  qua-               Didattico  e  una  rappresentanza  di  alunni  (magari
                                    derni  (uno  a                           quelli
                                    righe e uno a                            ritenuti
                                    quadretti)                               piu
                                    dalla copertina spesso nera, insieme   meritevoli)  di  ogni  classe.
                                    al  libro  di  lettura  ed  al  sussidiario   L’educazione  motoria  figu-
                                    (dalla terza elementare), erano ripo-  rava poco nei programmi di
                                    sti in una cartella di cuoio o di stoffa   allora; gli unici momenti piu
                                    con  un  manico  e  solitamente  due   rilassanti  erano  l’ora  di
                                    chiusure a scatto. Non tutti gli alunni   canto  e  di  disegno  o  bella
                                    avevano  l’astuccio;  all’interno  di   calligrafia.
                                    esso c’erano di solito 6  corte matite

              CITTADINANZA E COSTITUZIONE: NOI... VOLONTARI CIVICI!

         La nostra scuola in questo mezzo secolo è cam-  A noi piace pensare che quella scia di   in un angolo di giochi attrezzata; giochi anti-
         biata:  ha  subito  delle  trasformazioni    interne    fuoco,  lasciata  dall’aereo
         negli anni 70, a causa dell’aumento della popo-  del  pilota,  non  abbia
         lazione  scolastica  ed  “esterne”  (negli  ultimi   portato solo lutto e dolo-
         anni) per la costruzione di un marciapiede sulla   re,  ma  sia  stata  il  seme
         via  Provinciale  Sud.  Dopo  la  conclusione  dei   che ha dato vita ai valori
         lavori,  abbiamo  osservato  i  nuovi  muri  che  ci   ispiratori  della  nostra
         sono parsi troppo grigi e poco adatti all’ambien-  scuola: valori come acco-
         te gioioso della nostra scuola. Ci siamo ricordati   glienza, libertà,  amicizia,
         di  una  lettura  riguardante  l’arte  urbana  che  ci   aiuto,   diversi-
         aveva molto incuriositi, così abbiamo pensato di   tà…..Proprio questi valo-
         improvvisarci WRITERS  imbrattando il cemen-  ri  abbiamo  cercato  di
         to  armato  con  un  murales  da  noi  progettato  e   rappresentare  nei  nostri  bozzetti  e  nei   chi  della  tradizione  rapolanese  come    la
         realizzato  in  gruppi  cooperativi.  Nella  nostra   murales stessi. Noi speriamo che quan-  “campana”,  il  filetto,  il  “toto”;  abbiamo  ag-
                                       opera    do anche noi saremo diventati genitori,   giunto qualche gioco più moderno:  gli osta-
                                       abbia-   essi continueranno a rimanere le fonda-  coli,  l’asse  di  equilibrio,  il  lancio  dei  cer-
                                       mo                            menta  di   chietti…Sopra  l’aiuola  viveva  da  molti  de-
                                       innanzi                       questa    cenni  un  pruno  solitario  e  ombroso  ormai
                                       tutto                         scuola.   ripiegato su se stesso. Abbiamo chiesto aiuto
                                       voluto                        Non   ci   ad alcuni volontari civici che hanno potato i
                                       ricor-                        siamo     rami  in  eccesso. Sotto di  esso abbiamo co-
                                       dare                          fermati   struito delle panchine. Ora nelle giornate più
                                       l’atto                        ai graffiti   tiepide ci sediamo sotto il pruno, che ci sfiora
                                       eroico                        urbani,   con  i  suoi
                                       del                           abbiamo   rami a legge-
                                       Capita-                       anche     re o a chiac-
                                       no                            “adottato   chierare.
                                       Pilota   un’aiuola”, che fino a poco tempo pri-
                                       Gian-    ma appariva spoglia e fangosa in inver-
         carlo Battagli che il 7 novembre 1967, ha salvato   no,  piena  di  erbacce  e  arida  in  estate.
         la nostra scuola, sacrificando la sua stessa vita.   Così  abbiamo  pensato  di  trasformarla


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