Page 4 - giornalino per concorso battagli_Classical
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ARUNTE: tra fantasia e realtà
Una piccola meraviglia del nostro territorio Rinaldo Bigi, Pietro Cascella, Joshito Fujibe, framezzo alcuni massi di travertino che si
(che noi bambini amiamo molto) è il Parco Emanuele Giannetti, Yoshin Ogata, Jean Paul trovano a poca profondità del suolo...Queste
dell’Acqua. Il nome non tragga in inganno: Philippe, Joe Tilson, Cordelia Von Den Stei- acque prodigiose vengono bevute avidamente
non è dedicato a giochi d'acqua, ma al tra- nen…. All’interno del Parco si trova la Fonte da quanti desiderano campar cent'anni e cerca-
vertino che si forma dai depositi calcarei di Arunte, la prima sorgente termale di Rapo- no un pretesto per passare un quarto d'ora
lasciati dalle acque termali. Il parco com- lano. La denominazione della fonte deriva allegramente.. e se vero è il proverbio toscano
prende una distesa d'erba sempreverde, quasi certamente dall’antroponimo etrusco che "il riso fa buon sangue", vi lasciamo im-
vecchi blocchi di travertino così come ven- Arunth, presente nelle iscrizioni funebri rinve- maginare che sangue sopraffino dovrà essere
gono estratti dalle cave, l'affaccio ad un nute a Poggio Pinci. Fra i più antichi documen- quello di chi viene dall'acqua di Arunte. .”
ti riferiti a questa fonte, viene citata una perga- Raccomandiamo però la scrupolosa osservan-
mena risalente all’XI secolo, conservata za del popolare precetto (Guida ai Bagni di
nell’archivio della Cattedrale di Arezzo, che Rapolano di M.Cellini – 1878) sul-
attesta l’utilizzo di essa in epoca etrusco- le....precauzioni igieniche da osservarsi da chi
romana. beve l'acqua d'Arunte: “se al mattino l'acqua
"L'acqua di ARUNTE.... nasce quest'acqua prendi, non mangiar se non la rendi, dopo
pranzo non dormire se non vuoi presto mori-
re". I nostri nonni raccontano che ai primi del
900 in questa fonte scorreva la cosiddetta
“acqua passante”, così chiamata perché scor-
rendo da punti opposti attraversava il diametro
della fonte. Un tempo bambini e ragazzi la
raccoglievano a bicchieri e la offrivano ai
vecchio fronte di cava, occupato da un lago “bagnanti” di passaggio in cambio di qualche
che arriva fin sotto le abitazioni. Nel Parco moneta. L’acqua, di cui si è persa ogni traccia,
dell’Acqua sono ospitate una miriade di era adatta a curare i disturbi di fegato e intesti-
belle sculture di travertino realizzate da 15 no Fino agli anni 90, all’interno dell’attuale
artisti di fama nazionale e internazionale Parco, scorreva un rigagnolo d’acqua chiama-
come Marcello Aitiani, Mauro Berrettini, to “Baregnolo”
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LA LEGGENDA DEL LUCUMONE
IERI E OGGI A CONFRONTO
Si racconta (o ci piace credere) che Arunte, figlio del Lucumone di
Chiusi Porsenna, mentre si recava a visitare altre città etrusche sulla
costa, percorrendo le valli dell’Astrone, dell’Orcia e dell’Ombrone,
si trovò a risiedere presso Rapolano. Si narra che quest’ultimo fosse
solito divertirsi a cacciare insieme ad un falcone ammaestrato, che
gli aveva regalato l’aruspice (sacerdote che era solito osservare il
volo degli uccelli per interpretare la volontà degli dei). Un giorno,
l’amico pennuto si ammalò e fu abbandonato al suo triste destino.
Dopo un po’ di tempo, il falco, miracolosamente guarito, con le
piume più lucide e più belle di prima e con una gran voglia di cac-
ciare, fece ritorno da Arunte, che rimase molto sorpreso dell’accadu-
to. Un giorno, il figlio di Porsenna, decise di seguire il falco e scoprì
che andava a bere e a bagnarsi nelle acque di una fonte che scorreva
a valle del paese. Scoperto l’arcano, Arunte decise di andare lui
stesso ad immergersi nell’acqua del ruscello per provare le eccezio-
nali proprietà “ringiovanenti” di quell’acqua miracolosa. Rimase
tanto soddisfatto che fece costruire una vera e propria fonte termale.
In ricordo di ciò, il nome del figlio di Porsenna fu attribuito alla
fonte circolare a gradini, che si trova davanti allo stabilimento ter-
male Antica Querciolaia, considerata la primissima sorgente del
nostro paese. La storia del falco, così come tutte le leggende popola-
ri contiene in sé fantasia mista a verità. In questo caso la fantasia
supera di gran lunga la verità.
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