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La “puzzola” del Bagno Marii



         Nei pressi del nostro paese, ai margini delle Crete Senesi,  che le acque deviate vi abbiano lasciato solo i gas.   A pochi metri dal Bossoleto si può osservare anche un altro
         si  trova  un  sito  geologico  particolare:  il  “Bossoleto”  (o  Abbiamo  effettuato  una  visita  guidata.  Dalle  risorgive  elemento  geologico  interessante:  la  Montagnola,  che  è  un
         puzzola per noi locali) che viene aperto solo su richiesta o  presenti  nella  dolina,  si  sprigiona,  in  modo  naturale,  rilievo  fessurato  di  travertino  posizionato  su  un  terrazzo
         in eventi particolari. Il Bossoleto è una dolina di circa 80  l’anidride carbonica E’ un luogo molto pericoloso perché  fluviale. Esso è lungo circa 250 metri, largo circa 30 metri ed
         m di diametro e profonda 6 m, che si trova al limite nord  la CO2 può uccidere. Per questo è circondato da un alto  alto  quasi  10  metri  .  Dati  del  sottosuolo  indicano  che  la
         orientale del bacino Siena-Radicofani, che deve il terma- muro e si entra solo accompagnati dalla guida. Il percorso  fissure-ridge  si  è  sviluppata  lungo  la  traccia  di  una  faglia
         lismo a fenomeni vulcanici, risalenti al Quaternario, legati  è  ripido,  non  facile  e  non  bisogna  stare  bassi  perché  la  diretta che ha dislocato un terrazzo fluviale di età pleistoceni-
                                    alla   CO2 è soprattutto vicino al suolo. La nostra guida aveva  ca. Tale terrazzo, legato all’evoluzione idrografica del fiume
                                    forma-  un misuratore di CO2 che all’interno era 4 volte superiore  Ombrone  (che  scorre  vicino),  poggia  sopra  ai  sedimenti
                                    zione  del  al    normale.  Man  mano  che  si  avanzava  si  vedevano  marini, argillosi. La fessura longitudinale sulla sommità del
                                    Monte   animali morti di ogni genere: soprattutto uccelli e addirit-  rilievo varia da qualche millimetro ad un massimo di 30 cm
                                    Amiata  e  tura  una  volpe,    caduti  nella  trappola  mortale.  La  guida
                                    alla   che  ci  accompagnava  ha  fatto  un  esperimento  con  un
                                    presenza  palloncino che ha iniziato a volteggiare nell’aria a causa
                                    di   un  dell’alta  concentrazione  di  gas.  Dal  terreno  sassoso  e
                                    substrato  arido emergevano delle polle di acqua termale lattiginosa;
                                    carbona-  la vegetazione era sofferente ed ingiallita. Il luogo è come
                                    tico.  Le
                                    sue
                                    caratteri-
                                    stiche
         sono  le  emissioni  di  gas,  sprigionati  dal  terreno  e  da
         un’ampia grotta sul lato sud della dolina, ricche di anidri-
         de  carbonica  (CO2).  La  concentrazione  atmosferica  di
         CO2  dentro  il  Bossoleto  può  arrivare  al  75%  a  terra
         durante le prime ore del mattino; mentre si abbassa duran-
         te il giorno con i moti convettivi d'aria generati dall’inso-
         lazione o in presenza di vento, rendendo accessibile il sito
         a  studi  e  sperimentazioni  scientifiche  oltre  che  a  visite   di spessore nella parte centrale del rilievo. Da questa fessura
         guidate. L'alta concentrazione di CO2 ha influito sull'am-          fuoriesce acqua termale. I fianchi del rilievo sono asimmetri-
         biente, in particolare sulla biodiversità, e permette talvolta      ci e presentano una pendenza variabile: la parte meridionale
         di percepire in modo sensibile l'effetto serra. Molto tempo         è più inclinata e meno irregolare rispetto alla parte settentrio-
         fa  nella  parte  inferiore,  da  uno  spiraglio  di  travertino    nale,  meno  scoscesa.  Lungo  la  fessura  centrale  la  risalita
         fuoriusciva dello zolfo, che i contadini prendevano per i           dell’acqua  ha  dato  origine  a  coni  allineati  dai  quali,  nelle
         loro  usi  domestici.  Alcuni  speculatori  tentarono  uno          stagioni particolarmente piovose, si osserva la fuoriuscita di
         scavo, ma presto abbandonarono tutto per più ragioni: per  un cratere circolare e in un lato vi è una grotta visitabile  acqua e la deposizione del carbonato di calcio. Il fenomeno
         la poca quantità di questo minerale, per la fatica di trafo- perché  in  parte  esposta  all’aria.  Ci  siamo  avvicinati  con  ricorda Pamukkale, in Turchia, anche se di minori dimensio-
         rare il travertino e anche per la pericolosità del terreno. Si  cautela  per  vedere  le  emissioni  di  zolfo  che  lasciano  ni.
         crede  che  anticamente  vi  fosse  una  sorgente  solfurea  e  depositi gialli.
         “SCAMPAGNATE” FUORI….PORTA
         Oggi in prossimità del Bossoleto c’è   quasi d’obbligo per ragazzi e ragaz-
         la  SPA  San  Giovanni  Terme.  Un   ze.
         tempo questo posto, chiamato Bagno
         Marii  era  frequentato  dai  rapolanesi   Anche  il  24  giugno,  giorno  di  San
         in  almeno  due  particolari  momenti   Giovanni,  si  faceva  festa  al  Bagno
                                        Marii. Alla Vigilia c’erano i
                                        fuochi, il pomeriggio del 24                    LO SAI CHE...Un’antica
                                        si facevano vari giochi, tra i                  leggenda rapolanese narra che
                                        quali  l’albero  della  cucca-                  dove oggi c’è la mofeta molti anni
                                        gna, la corsa degli insaccati,                  fa c’era invece un podere di alcuni
                                        la padella. Per l’albero della                  contadini. Era il giorno di
                                        cuccagna  veniva  alzato  un                    Sant’Anna e loro trebbiavano il
                                        palo molto alto, fissato bene                   grano;  una donna, che passava di lì,
                                        a terra; in cima era posto un                   chiese loro : “Perché trebbiate il
                                        premio  gastronomico,  come                     giorno di Sant’Anna e non
         dell’anno. Nel pomeriggio del Lune-  un  paio  di  polli  o  un  prosciutto.  Il   centro veniva messa una moneta da 5   riposate?” “ A noi Sant’Anna non ci
         dì dell’Angelo i nostri compaesani si   palo era ben insaponato e per i con-  lire (un “civettino”); si attaccava ad un   trebbia!” risposero i contadini.  La
         recavano  a  fare  merenda  al  Bagno   correnti la salita era molto difficolto-  palo e si faceva oscillare di qua e di là.
         Marii: chi andava alle varie trattorie   sa  e  gli  spettatori  si  divertivano  a   I  concorrenti    dovevano  cercare  di   donna si allontanò e qualche
                                                                                        minuto dopo il terreno sprofondò e
         del Bagno, chi consumava quello che   vederli ripiombare a terra senza aver   prendere  la  moneta  con  i  denti.  Il
         si  era  portato  da  casa  nel  boschetto   raggiunto  la  vetta.   risultato finale era il viso unto e nero   con lui anche i contadini e tutto il
         davanti   al                         Durante  il  palio   di grasso.           podere. La gente pensò che fosse
         Bossoleto.                           degli  insaccati  i                       stata Sant’Anna a far comparire
         Poi  c’erano  i                      concorrenti,  infilati                    quel cratere.
         canti  e  l’alta-                    ciascuno  in  una
         lena:  veniva-                       balla  di  juta  legata
         no messe due                         sotto   le   ascelle
         funi   alle                          dovevano,  a  salti,
         querce  e,  su                       tentare  di  raggiun-
         una   grande                         gere  il  traguardo.  I
         tavola,  sali-                       caduti   dovevano
         vano contem-                         rialzarsi   da   sé,
         poraneamente  quindici-  venti  perso-  senza  aiuto,  e    riprendere  la  corsa.   Chiesetta  di  San  Giovanni  al
         ne, che si divertivano fino a tardi. La   Per l’ultimo gioco serviva una padel-  Bagno Marii
         foto  in  cima  alla  Montagnola  era   la  precedentemente  untata,  dove  al

          Numero unico elaborato in                                                       Gocce di...Memoria
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