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Nell’Uomo iniziato va ricercata l’’essenza che riproduce e ci conduce al Superiore
LA TRADIZIONE
PER PARLARE
ALL’UOMO ,
PER PARLARE
AL PAESE,
PER PARLARE
AL FUTURO.
LE CINQUE P DELLA MASSONERIA
Intervistando
Tiziano Busca Sommo
sacerdote del Rito di York
a cura di Giuliano Bertelli
GB - Che cos’è la massoneria universale e che ruolo
svolge il Rito di York rispetto alle altre forme di
ritualità nell’odierno panorama delle obbedienze in
Italia?
TB -
La massoneria universale è una comunione di iniziati che unisce all’interno di
un percorso sacro le due essenze dell’Uomo: la essenza spirituale con
l’essenza materiale, il quotidiano.
Essa è la sintesi della rappresentazione dell’albero sephirotico, una via quindi
non moderna ma antica e di grande sapienzalità.
Una via gnostica della conoscenza in cui si esalta il valore e la centralità
dell’Uomo attraverso lo strumento della “parola” quale sintesi di
trasformazione del pensiero e della azione..
E’ purtroppo un percorso minoritario - se lo valutiamo sui numeri - è un
percorso fondamentale - se lo misuriamo sui Valori- perché la forza della
Massoneria è nella testimonianza e nella capacità che ha di poter leggere,
descrivere, ideare in maniera diversa il ciò che accade nel consorzio sociale.
La massoneria lavora per il bene dell’Uomo e della Umanità.
Che cosa intendiamo noi per il bene dell’Uomo e della Umanità?
Il primo bene dell'uomo è la libertà.
Questo aspetto si coniuga non solo come valore ma anche come forza per
renderlo libero dal suo bisogno materiale.
Il lavoro è la dignità, la scelta possibile per essere, come dico nel mio nuovo
libro che uscirà a settembre, di essere “maestri senza grembiule”.
Il Rito di York è un rito di perfezionamento dei Maestri del Grande Oriente di
Italia e rappresenta il corpo rituale più diffuso e numeroso al mondo. E’ un rito
che ha solo un grado: Il Maestro dell’Arco Reale. Al suo interno ha altre camere
che completano il percorso della conoscenza iniziatica e sono la massoneria
criptica e la massoneria templare.
Questo aspetto, quello del maestro dell’arco reale, può passare sottoluce, in
realtà testimonia l’altro elemento della via massonica: l’uguaglianza tra gli
Uomini ed il rispetto della natura dell’Uomo cioè il libero arbitrio.
La possibilità quindi attraverso il lavoro di essere libero tra gli uguali e scegliere
secondo il proprio sentire di fare, o non fare, nel rispetto tra i simili, ma è anche,
come ricordato nella costituzione americana, il diritto alla felicità.
La felicità dell’Uomo non è la “gioia” ma la qualità con cui vive, nel contesto dei
Valori, la sua vita e quindi il valore dell’ambiente, il valore della bellezza, il valore
della natura, il valore della ricerca, il valore dello studio, il valore della morale.
attraverso una via intima, una via sacra, perché l’Uomo è la rappresentazione
più profonda di quello che è il significato dell’Universo.
Quando l’Uomo venne creato fu posto al centro della creazione quale
elemento fondamentale che per mezzo della “Parola” diveniva evento della
Conoscenza, della Distinzione tra il “tutto ciò che è natura” ed il “tutto ciò che è
creato”.
La via massonica dell’iniziato è pertanto la rappresentazione profonda di un
percorso di evoluzione che trova la sua via interiore per ritornare ad essere
l’Adamo.
Adamo, l’uomo che è uscito dal Paradiso terrestre, cogliendo la materia
attraverso la mela e non l’essenza della trasformazione rappresentata dal frutto
dell’albero, non ha aveva considerato la possibilità della conoscenza di mutare
da un elemento materiale ad un elemento di rigenerazione.
Il Rito di York o “degli ancients” è una loggia Universale in quanto ha mantenuto
le caratteristiche originarie, precedenti al 1717.
Ho definito, nel mio libro Rito di York tra Storia e Metastoria, il Rito di York come
la base su cui si fonda la massoneria, è in verità il padre la madre della
massoneria.
Tutto ciò che è accaduto negli anni successivi, nei secoli successivi, è un
contestualizzare i fenomeni evolutivi, di tipo culturale di tipo storico di tipo
sociale, ma nulla tolgono alla matrice originaria della Massoneria che nel Rito di
York ha ancora l’elemento della Universalità di un’unica Gran Loggia Universale
e di cui io sono, nel governo internazionale, Grand Lecture – il Custode della
Tradizione.
Per quanto riguarda le obbedienze, la storia parla.
Come nelle migliori tradizioni umane anche nella via iniziatica si sono registrate
scissioni, divisioni, lotte anche di potere. Insieme a questo ambizioni personali
che hanno portato alla creazione di massonerie “spurie” in cui gli elementi di
originalità cioè “le patenti iniziatiche o ancor meglio le bolle di fondazione” o
non ci sono o si sono perse…. Ma queste sono storie di potere per non iniziati.
Quale significato ha essere oggi massoni, come ci si sente in questo cammino in
tempi moderni?
Ci si sente bene, io mi sento bene.
In tempi in cui tutto sembra che sia vinto attraverso la tecnica e la scienza, il ruolo
della massoneria diventa fondamentale perché è la base essenziale di conoscenza
culturale che coniuga il passato con gli elementi della modernità.
Essere massone oggi significa affermare una massoneria delle cinque P.
Preservare nella ritualità la tradizione, Preservare la cultura iniziatica, Preservare la
conoscenza gnostica, Parlare alla società, Progettare il futuro politico dell’Uomo.
Certo la massoneria deve mutare la sua presenza all’interno del corpo sociale,
deve testimoniare quei valori che l’hanno resa ricca nel passato e non solo. La
massoneria non è stata ricca solo perché ha fatto le rivoluzioni, o il risorgimento,
o ha espresso Uomini di grande influenza nella storia, nella ricerca, nella musica o
nel governo delle genti è stata grande perché era massoneria di popolo e parlava
al cuore delle persone, alle emozioni ed ai sogni dell’Uomo semplice, artigiani,
operai, studenti, borghesi e nobili.
Oggi la massoneria deve ritornare a parlare al cuore della gente, a testimoniare i
suoi valori i suoi principi i suoi metodi. Spiegare i suoi simboli.
Deve abbandonare quella forma di auto-referenzialità ed evitare di mutuare la
società civile ed i suoi riti profani. Deve interrogarsi perché ha perso momenti
decisivi nel processo di laicizzazione dello Stato, perché non ha colto le occasioni;
Come ha fatto il mondo religioso, di costituire scuole ed università in cui il valore
cultura laica e di mestiere poteva essere forma di crescita dei giovani che invece
hanno trovato solo due offerte formative. Quella pubblica o quella privata
confessionale. I massoni cosa facevano? Questo è un interrogativo che in qualche
modo ha reso fragile la diffusione del pensiero massonico che invece deve
tornare a radicarsi sia per esempi che per Uomini impegnati.
Se la massoneria testimonia la sua cultura, i suoi valori di equità, di libertà, di
diritti, di rispetto e lo fa soltanto nel luogo deputato ai massoni ( le logge) serve
ben poco affermare che noi nel passato abbiamo compiuto grandi gesti o
abbiamo avuto grandi uomini. Noi dobbiamo manifestare oggi le nostre ragioni a
difesa degli Uomini e dare risposte a coloro che hanno bisogno di un Paese e di
una politica capace di dare risposte ai giovani, alla povertà, alla marginalità, alla
solitudine, al vuoto formativo, al bisogno di identità di una Nazione moderna.
Dobbiamo ridare un sogno all’Italia nelle forme che hanno contraddistinto il
pensiero massonico: libertà uguaglianza tolleranza. Dobbiamo avere la
consapevolezza che abbiamo superato il confine della economia, della finanza,
della comunicazione e siamo entrati nella globalizzazione con regole fragili e in
alcuni casi anche manipolanti dello spirito. E’ un dovere per la Massoneria
superare la “frammentarietà” e la forma “liquida” della società. Tornare ad essere
momento in cui ricostruisce un sogno: una società non vive soltanto di economia,
non vive soltanto di finanza, non vive soltanto di lavoro, , l’uomo ha bisogno di
sognare per ritornare ad essere se stesso ha bisogno di darsi una via nuova, ha
bisogno di ritrovare la propria identità spirituale un’identità che è dettata anche
dal bisogno di riscatto.