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clan. Inoltre continuano le guerre tra clan Alleanza di Secon- digliano/ Misso Mazzarella Sarno 1998-1999 e la guerra Di Lauro-scissionisti, 2004-2005. In provincia di Napoli così co- me in quella di Caserta vi è un controllo della camorra su aree composite di comuni, mentre a Napoli essa è presente in tutti i quartieri ma non riesce ad avere lo stesso controllo territoria- le che in provincia. I clan della provincia hanno una struttura organizzativa maggiormente stabile e tendono a gestire tutte le attività che si svolgono sul territorio(Brancaccio, 2009). Abbiamo quindi in provincia un modello organizzativo mag- giormente simile a quello di Cosa Nostra prevalente nella Sicilia Occidentale(Palermo, Trapani, Agrigento) e di fatto di tipo monopolistico. La camorra di Napoli città presenta un assetto di tipo concorrenziale che alimenta un numero di omicidi di camorra, superiore al resto della provincia, che pur ha una popolazione molto più numerosa, e alla provincia di Caserta (Sommella, 2009, p. 363). La relazione annuale 2014 della Direzione Nazionale Antimafia (DNA) evidenzia il numero di omicidi e tentati omicidi commessi dal 1 luglio 2013 al 30 giugno 2014 in varie zone. Tale numero è molto maggiore nel comune di Napoli che nella provincia di Napoli. Su 68 (Tabella 4) omicidi e tentati omicidi di camorra almeno 45 si possono far risalire al comune di Napoli. In altre parole l’investimento in violenza è maggiore nella città di Napoli, ove il controllo del territorio è meno stabile e sempre oggetto dell’entrata di nuovi clan,rispetto alla provincia di Napoli ove la camorra ha un controllo monopolistico e abbastanza stabile del territori. Questo sembrerebbe in linea con quanto sostenuto da numerosi autori, Shelling (1967), secondo cui un’unica organizzazione che controlla in un territorio l’in- dustria illegale ha l’effetto di ridurre l’ammontare di violenza necessaria per rafforzare le transazione nelle attività illegali. Unulteriore differenza dovuta a una situazione di monopolio e di concorrenza nelle attività illegali è messa in evidenza da Shleifer-Vishney (1993) con riferimento alla corruzione. Essi sostengono che la presenza di una unica agenzia che richie- de la tangente e controlla l’intera gamma dei servizi illegali

































































































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