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Recessione economica e divari territoriali 117
rio economico è ritornato a crescere, mentre la capacità di compensazione delle altre due dimensioni appare ridotta. Anzi, si pensi al settore del capitale umano, gli indirizzi di politiche pubbliche nel sistema universitario hanno prodotto, con maggiore incidenza con la c.d. riforma Gelmini del 2010 ma in realtà in opera anche da prima, degli effetti selettivi e di complessiva compressione del sistema che sta penalizzando in particolare gli Atenei del mezzogiorno, alimentando la varianza viziosa tra Atenei e regioni (Viesti, 2016).
b. Relazioni-reti
Questo tassello rimanda alla prospettiva del capitale sociale, che da una trentina d’anni si è diffusa nel nostro Paese. Si pensi ai lavori di Putnam (1993)9. Quello di capitale sociale è stato un concetto che ha catturato l’immaginazione dei decisosi politici, così come dell’opinione pubblica per lo meno quella più avver- tita. Da questa prospettiva si tratta di valutare se e quanto i pro- blemi economici, di efficienza dei mercati e di rendimento delle istituzioni siano condizionati (se non addirittura determinati) da alcuni tratti culturali radicati10. In alcune ricostruzioni un po’ naif si è trattato quasi della scoperta della “pietra filosofale”
«sembra modificare il possesso delle competenze funzionali e lo stato di salute individuale, così come le probabilità di partecipazione alla vita sociale e politica». 9. Il volume del 1993 fu scritto in collaborazione con R. Leonardi e R. Nanetti e sviluppava la ricerca sulle regioni a statuto ordinarie italiane originariamente pubblicata da il Mulino nel 1985 con il titolo La Piante e le Radici (per una rilet- tura recente si veda Raniolo, 2016). L’autore è, poi, ritornato sul tema del capitale sociale con riferimento agli Stati Uniti all’inizio del nuovo millennio (Putnam, 2000). La prospettiva di ricerca di Putnam è stata ripresa in Italia da R. Cartocci (2007); per una presentazione più generale dell’approccio culturalista si veda il lavoro di M. Marini (2016).
10. Comunque, oggi il capitale sociale è diventato uno strumento euristico dif- fuso non solo in ambienti accademici. A questo tema la stessa Banca d’Italia ha dedicato un volume di ricerca nel 2010 (Rapporto sul Mezzogiorno); ma si veda anche il rapporto sull’economia del 2007 dell’Unioncamere dell’Emilia-Romagna dove si è fatto ricorso a oltre cinquanta indicatori per rilevare la dotazione di capitale sociale; lo stesso rapporto BES dell’Istat, più volte richiamato.