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L’investimento in infrastrutture 203
a più di una tassa locale sugli immobili, ad esempio una tassa locale sulle vendite al dettaglio o sul reddito perso- nale, o a entrambi i tipi di tasse.
Per ciascuna delle quattro misurazioni effettuate su queste determinanti dello spazio fiscale FPS (pressione, base fiscale, differenza e autorizzazioni) le città sono state divise in due gruppi a seconda se i valori erano superiori o inferiori alla media, ed è stato condotto un test T sulle differenze delle medie dei due gruppi10.
5. Risultati
Pressione della domanda. Dovremmo aspettarci che le città con elevati livelli di domanda per servizi pubblici sia- no meno capaci di confrontarsi con gli stress della Grande Recessione (si tratta delle città che nella tabella sottostante sono etichettate come “a minore spazio fiscale”). Analoga- mente, le città con più bassi livelli di domanda godono al contrario di un “maggiore spazio fiscale” e dunque di una migliore posizione per soddisfare i propri bisogni in in- frastrutture. I dati della tabella sottostante dimostrano che effettivamente le città a minore spazio fiscale hanno visto aumentare – nell’arco di tempo considerato (dal 2007 al 2012) – il valore del loro capitale fisso netto solo del 15,4%, contro il 20,0% delle città a più ampio spazio fiscale, una differenza statisticamente significativa. L’età delle infra- strutture nelle città a minore spazio di politica fiscale è au- mentato dell’11,3% contro solo il 5,7% delle città a maggiore spazio FPS.
10. Per quanto riguarda l’indicatore Autorizzazione di nuove tasse, i suoi risultati non verranno qui riportati perché troppe poche osservazioni del nostro campione (7/47) avevano accesso a una sola fonte di tassazione per poter effettuare una comparazione significativa dal punto di vista statistico.





























































































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