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Riflessioni sulla governance 301
fino a quel momento adottate a partire dal Trattato di Roma (Bailey, De Propris, 2002; Brunazzo, 2016). Infatti, prima del 1989 l’approccio alla programmazione dei finanziamenti co- munitari era prevalentemente di tipo verticale e settoriale, ed erano previste specifiche attribuzioni di responsabilità per i soli attori nazionali, ai quali per lungo tempo sono spettate le principali scelte allocative in materia di finanziamenti europei (Leonardi, Nanetti, 2001).
Le principali novità introdotte contestualmente con l’av- vio del primo ciclo di programmazione possono essere sinte- tizzate in quattro diversi principi che ancora oggi continuano a essere i capisaldi della politica regionale europea (Brunazzo, 2016; Leonardi, Holguin, 2016). Si tratta dei principi del par- tenariato, della programmazione, della concentrazione degli investimenti in un numero ristretto di obiettivi e dell’addizio- nalità delle risorse comunitarie rispetto alle spese pubbliche nazionali.
I primi due principi hanno inevitabilmente introdotto una serie di sfide istituzionali per gli Stati membri. Il primo ha infatti richiesto una sostanziale ri-definizione della gover- nance multilivello all’interno dei singoli Stati, dal momento che ha istituzionalizzato l’avvio di processi interattivi tra le istituzioni europee e quelle nazionali e sub-nazionali al fine di provvedere alla definizione del Quadro Comunitario di Sostegno (QCS), di implementarlo con specifici Programmi Operativi e di monitorare la loro attuazione (Bauer, 2002, pp. 772). Contestualmente, a seguito dei nuovi regolamenti comunitari gli Stati membri avrebbero dovuto elaborare una strategia di sviluppo a lungo termine e non piú limitata a un ristretto arco temporale.
L’applicazione di entrambi i principi ha inevitabilmente richiesto ai Paesi beneficiari di adattare le proprie istituzioni domestiche al fine di rispettare i nuovi standard europei. In particolare, le sfide istituzionali a essi poste in essere sono state, fin dal primo ciclo di programmazione, duplici e han- no riguardato: i) la creazione e/o la riorganizzazione delle strutture, anzitutto centrali, presenti e storicamente preposte






























































































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