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menti generali sui Fondi Strutturali, rispettivamente il n. 1083 dell’11 luglio 2006 (programmazione 2007-2013), e il n. 1303 del 17 dicembre 2013 (in GUE del 20.12.2013) per la programmazione 2014-2020, cui si aggiungono regolamenti specifici per i Fesr (Reg. UE n. 1301/2013), Fse (Reg. UE n. 1304/2013), il Fondo di coesione (Reg. UE n. 1300/2013), il Feasr (Reg. UE n. 1305/2013) e il Feamp (Reg. UE n. 508/2014); e due ulteriori regolamenti per l’obiettivo di Cooperazione territoriale europea (Etc) (Reg. UE n. 1299/2013) e il Gruppo europeo di cooperazione territoriale16 (Gect) (Reg. UE n. 1302/2013). I Fondi SIE finanziano progetti e interventi nelle regioni europee, in modo integrativo e non sostitutivo delle azioni e finanziamenti nazionali e regionali. Si caratterizzano per l’esteso e complessivo coinvolgimento de- gli attori nazionali e regionali nella loro gestione utilizzo. Nei suoi due obiettivi prioritari la nuova Politica di Coesione3 fa distintamente confluire differenti fondi e programmi. L’obiettivo “Investimenti per la crescita e l’occupazione” è alimentato da FESR, FSE e FC. I programmi di cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale finanziati dal CTE e dal FESR a cui concorre anche il FEASR sono invece ricondotti all’obiettivo “Cooperazione territoriale”. Il ciclo della policy di coesione pre- vede quattro fasi: programmazione, attuazione, generazione di progetti, gestione dei programmi (Tab. 1).
3. Cinque i suoi capisalidi:
- I) forte concentrazione tematica sugli obiettivi della strategia Europa 2020, per cui i programmi devono scegliere un numero limitato di priorità all’interno del menu degli undici obiettivi tematici stabiliti dai Regolamenti;
-II) introduzione di condizionalità ex ante – di carattere regolatorio, amministrati- vo, istituzionale, programmatico – al cui soddisfacimento è legata l’erogazione dei contributi, quale leva per sollecitare e velocizzare l’adozione di riforme essenziali per l’efficacia degli interventi;
-III) orientamento ai risultati, con l’introduzione di un sistema rigoroso di indi- catori per monitorare le performance dei programmi;
-IV) rafforzata integrazione tra fondi e programmi, con la possibilità di investi- menti combinati pluri-fondo e pluri-programma e l’introduzione di meccanismi di programmazione integrata territoriale;
-V) maggiore efficienza delle strutture e delle modalità di attuazione. http://www.dps.gov.it/it/politiche_e_attivita/programmazione_2014-2020/index.html