Page 26 - CSIV. N1
P. 26
E' mi opinione che per tali motivi, Leonardo da Vinci, nel celebre affresco Il Cenacolo, li ha voluti accomunare sotto
un unico personaggio quello alla destra del Messia, ricreando così il mito dell'androgino . All'interno dell'Apocalisse,
Giovanni ha racchiuso un messaggio criptato utilizzando conoscenze legate alla Ghematria ed elencando una
incomprensibile sequenza di numeri, come il 666 . Curiose sono anche le frasi con cui diede inizio alle sue "Profezie":
Io Giovanni fratello e vostro
compagno... mi trovavo nell'isola di
Patos, a causa della parola di Dio e della
testimonianza resa a Gesù rapito in
estasi nel giorno del Signore (Quale? Si
parla della domenica o della fatidica
data del 17 gennaio?) udii dietro di me
una voce potente, come di tromba che
diceva: Quello che vedi scrivilo in un
libro. Ora come mi voltai per scrutare
chi fosse colui che si stava rivolgendo a
me, vidi 7 candelabri d'oro...
Dopodiché ebbi una visione: una porta
aperta nel cielo e la voce che avevo prima udito parlare, mi comandò: Sali quassù! Ti mostrerò le cose che devono
accadere in seguito. In queste descrizioni avverto alcune similitudini con la visione di Ermete e di Giacobbe; in
particolare la porta nel cielo fa pensare alla frase della Genesi riportata al di sotto del Timpano: Questa è la casa di Dio
, è la porta del Cielo . Con le parole Porta nel Cielo si definisce pure la Rosa mistica . Ed il segreto della Rosa è qualcosa
di indefinito. I Rosacroce lasciarono un messaggio all'interno di un antica villa a Roma,ma nessuno, in realtà ha
scoperto fino in fondo il significato di certe epigrafi scolpite su quelle pietre. Del resto lo stesso apostolo prediletto
Giovanni, per stessa ammissione di Cristo, ( In verità vi dico : vi sono alcuni qui presenti che non morranno prima di
aver visto il regno dell'Eterno!) fu prescelto per assistere ad uno degli episodi più sorprendenti della vita del Salvatore.
Racconta San Luca nel suo Vangelo: Gesù prese con se Pietro Giacomo e Giovanni; salì sul monte e, mentre pregava, il
suo volto cambiò di aspetto la sua veste divenne candida sfolgorante... in questa testimonianza rilevo certe analogie
con la narrazione fatta dal filosofo Schurè sulla già citata Visione di Ermete: Lo ierofante guidò così il suo discepolo
(Ermete) al centro dell'universo, al principio generatore
dell'Essere; il maestro lo portava così a dilatarsi nel tempo e
e nello spazio, in molteplici efflorescenze. Questi racconti
sono analoghi alle vecchie storie sugli Star Gate e non hanno
nulla da invidiare filmati di fantascienza. Mi chiedo come
mai l'episodio della trasfigurazione è citato in tutti i Vangeli
sinottici tranne che in uno? Perché proprio Giovanni ha
voluto tacere?
Il silenzio è degli iniziati :.
E i silenzi che circondano gli enigmi dall'abate Sauniére,
secondo me, nascondono qualcosa sull'origine della vita
umana sulla Terra, arcani segreti dispersi nella notte dei
tempi. Forse antiche verità occulte ci parlano di universi
paralleli, di altre dimensioni e di altri esseri provenienti da
altri luoghi dell'infinito. Io penso che uno dei tanti misteri
che aleggiano attorno alla ripe di Rennes le Château, non è di
questo mondo. Forse i Rosacroce avevano trovato un sistema
per oltrepassare quelle mete dei saggi (riferimento al titolo
del Picatrix) per stabilire un contatto con l'ignoto. Questi
studiarono con grande fervore le credenze legate alla
metempsicosi, i filosofi del passato, i miti greci e tra questi
anche Ovidio, di cui desidero ricordare questa testimonianza
: A narrare il mutare delle forme in corpi nuovi, mi spinge
l'estro. Oh dei, se vostre sono queste metamorfosi, ispirate il
mio disegno, così che il canto dell'origine del mondo si snodi
ininterrotto sino ai miei giorni!
Questa sua citazione fu solo una semplice lode alla natura,
oppure un discorso a doppio senso, una metafora che