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dell'iniziato (intelligenza, intuito) e il nutrimento soprasensibile, ossia la bevanda dell'immortalità. L'acqua

       simboleggia la creazione, la fonte della vita, la purezza, il divino,la protezione dal pericolo e dal male. Il sale degli
                                                    alchimisti è la base di tutto ciò che prende forma.
      Nella sagoma di cristallo diviene la sostanza della pietra dei savi (Pietra Filosofale) e i sapienti la consacrarono alla

            Vergine Celeste, vale a dire, a colei che ha fecondato lo spirito, cioè la sapienza: il mezzo che rappresenta il
          collegamento fra il divino e l'uomo . Inoltre è l'emblema delle trasmutazioni fisiche, morali e spirituali. Forse
    Sauniére,attraverso le sue ricerche, arrivò alla rivelazione di una sapienza occulta sull'immortalità. Tutto può essere...
    Di sicuro i Rosacroce prestarono molta attenzione allo studio della vita eterna, ai culti dell'oltretomba; sopratutto una

    loro diramazione, la società segreta Angelica, si occupò delle figure degli Arconti e degli Angeli. La Bibbia ed altri testi
       antichi,, narrando della cacciata di Lucifero sulla terra, parlano di una Legione di Arcangeli suoi servi, i cosiddetti
      Guardiani, coloro che desideravano ancore le figlie degli uomini e dalla cui unione nacque la razza dei Giganti o dei

     Titani. La mitologia ci ricorda la figura di Lilith, mentre i racconti biblici riferiscono di un misterioso popolo disceso
       dal cielo, i Nephelim, il cui nome significa appunto Decaduti. Una leggenda ebraica racconta che il capo di questi
    Angeli Decaduti, Semyaza, finì tra le grinfie seduttrici di una bellissima fanciulla della terra, Isthar, la quale in cambio
        di piaceri sessuali, lo aveva persuaso a farsi rivelare il nome di Dio. L'Arcangelo fu castigato per l'eternità e venne

       sospeso a testa in giù tra terra e cielo, nella costellazione di Orione. Questa immagine, molto cara agli iniziati, mi
     ricorda la carta dell'Appeso nei tarocchi (XII carta degli Arcani Maggiori), naturalmente la leggenda è un allusione a
     qualcosa di più reale ed il riferimento ancora a Orione, come nel caso di Giacobbe che conosceva dei segreti sulle sue

                                                                                     stelle, credo che non sia un caso.









































    Ma cosa hanno realmente visto il Patriarca Giacobbe e i maestri Ermete T. e C. Rosenkreutz? Le loro esperienze ci
    parlano di sonno o sogno, cosa si intendeva esattamente? Nel Papiro Ebers, risalente a più di tremila anni fa, si

    accenna ai Sacerdoti egizi, alle loro arti divinatorie propiziate da fenomeni indotti (tecniche quasi simili
    all'odierna ipnosi). Non per nulla esistevano dei veri e propri templi o santuari del sonno, legati alle divinità
    immortali. Il sonno, i sogni e l'estasi, riferisce il grande Pitagora - sono le tre porte aperte sull'Aldilà, donde ci viene
    la scienza delle anime e l'arte della divinazione.
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