Page 9 - Goccia dopo goccia
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Goccia dopo goccia



                                                    CAPITOLO 2

                                      IL VIAGGIO DI UNA GOCCIA D’ACQUA


            LA GOCCIA D’ACQUA

                   Un bel giorno una goccia d’acqua , stanca della solita vitaccia monotona passata
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            nel secchio per pulire i pavimenti di un ristorante, decise di iniziare a viaggiare per
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            scoprire il mondo . Fu così che la nostra piccola goccia si ritrovò in posti mai visti. Un
            giorno si scoprì salata e vide quanto bello e profondo era il mare. Giocò con le onde e
            gli spruzzi dell’acqua che si rifrangeva sugli scogli, vide mille specie diverse di pesci
            colorati e si riposò sul bagnasciuga in compagnia di sassi e conchiglie.
                   Il sole però piano piano l’asciugò, la goccia perse tutto il suo sale e diventò ben
            presto una goccia d’acqua dolce in mezzo ad un lago. Il panorama che godeva da laggiù
            era bellissimo: il lago era circondato da colline verdi e rigogliose mentre in lontananza
            si scorgevano montagne ricoperte di neve. Anche qui però arrivò presto il sole che la
            fece evaporare. Si ritrovò imprigionata in una nuvola grigia e minacciosa: si stava
            preparando un gran temporale! Ben presto la nostra goccia perse l’equilibrio e iniziò a
            cadere. Giù, sempre più giù! Era una goccia un po’ paurosa e mentre cadeva pensava:
            “Oddio! Chissà dove andrò a finire!” E cercava in ogni modo di aggrapparsi a qualcosa.
            Riuscì ad afferrare le ciglia di una bambina ma si accorse che sul visino c’erano altre
            goccioline d’acqua come lei che però si facevano chiamare lacrime.
                   La bimba stava piangendo perché si era fatta male cadendo dalla bici, ma ben
            presto le altre lacrime furono asciugate dal fazzoletto della mamma corsa a consolare
            la bambina. La nostra goccia scoprì però che le lacrime potevano essere anche di gioia,
            non solo di dolore. Infatti in un meraviglioso giorno di sole si ritrovò vestita da lacrima
            sul viso di una graziosa giovane signora in bianco e si sentiva immensamente felice.
            Era  capitata  sul  viso  di  una  giovane  sposa  che  piangeva  dalla  felicità  che  stava
            provando in quel giorno.
                   Ma il viaggio della nostra goccia non era finito: si ritrovò ben presto in una brutta
            pozzanghera  fangosa  e  capì  di  essere  arrivata  in  un  posto  di  campagna  dove  non
            esistevano strade asfaltate ma soltanto campi arati e stradine bianche. Ma pure stavolta
            arrivò l’amico sole che fece salire la nostra goccia verso il cielo trasformandola in
            vapore. La goccia restò lassù per moltissimo tempo, le venne detto che si trovava sopra
            un grande paese chiamato Africa dove faceva troppo caldo per scendere, dove le gocce
            d’acqua  non  arrivavano  mai.  E  da  lassù  si  vedevano  campi  secchi,  animali  magri,
            capanne  di  paglia  e  fango  e  tanti  bimbi  bisognosi  di  cibo.  Si  sentiva  impotente  e








            4  In questo racconto i personaggi non sono solo esseri umani ma più spesso elementi naturali.

            5  In questo racconto fantastico viene descritto il ciclo dell’acqua.

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