Page 145 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione
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IX.
ASSISTENZEA PROPAGANDA
Verso la metà di dicembre 1944 fui incaricato di recarmi da Ascoli Piceno, dove eravamo in pieno fervore addestrativo,_ a Ro- ma, per sollecitare l'avviamento dei complementi. In tale occasione fui ricevuto dairallora Capo di Stato Maggiore dell'esercito, gene- rale Paolo Berardi, il quale mi disse, fra l'altro, che ai Gruppi di combattimento, in luogo cl-ellesolite poche migliaia di lire, era stato concesso, per l'assistenza, un milione al mese.
Quando tornai ad Ascoli e riferii in merito ai pochi comple- menti ottenuti, il generale Primieri arricciò il naso perchè il numero degli _uomini era inadeguato ai bisogni; ma, quando gli parlai del milione mensile per l'assistenza, riconobbe anche lui che questa volta Roma aveva fatto le cose con signorile prodigalità e se ne compiacque vivamente. Da allora in poi, infatti, l'assistenza potè acquistare una maggiore efficacia poichè bisogna riconoscere che
•il morale, fattore di natura squisitamente spirituale e di importanza preminente nelle 'compagini militari, trae in gran parte le s_ueener- gie dai fattori materiali: vitto, vestiario, paga, alloggiamenti ecc...
• Sul morale dei dipendenti si può influire, è vero, con la no- biltà degli esempi e con l'eloquenza della parola; ma anche, ed in modo senza dubbio più durevole, con la cura costante ed efficace del benessere del soldato, con l'interessamento pronto ed affettuoso per le famiglie più bisognose, con tutte quelle provvidenze che servono a rendere l'animo dei combattenti più sereno e più soddi- sfatto.
Con l'assegnazione all'assistenza di una somma così cospicua - e, come vedremo, non si trattò soltanto del milione· mensile ! - tut-