Page 224 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione

to avvicinandosi al Luogotenente, circondato da alcuni ufficiali, (sentì tra l'altro che il Principe stava raccomandando al vice coman- dante gen. Zanussi che non intendeva venissero fatte inchieste, nè inflitte punizioni. Ciò è confermato anche da quanto mi disse il generale Mastrobuono presente al fatto in occasione della mia visi- ta con i generali Malerba e Pirrone) dopo aver salutato militarmen- te il Principe, si presentò facendogli presente che c'era anche la sua brigata, la "Cordini", che era schierata, pronta per essere passata in rassegna.
"Il Principe, di buon grado, tornò indietro, passò in rivista i miei uomini" - è sempre la descrizione di Boldrini - "si congratulò con loro e con me li salutò" (25).
"Non so la sera prima quali precauzioni avesse adottato il gen. Primieri dopo il colloquio con me" - cito ancora Boldrini - "Sono comunque convinto che se mi avesse ascoltato non sarebbe succes - so quello che é successo"
***
Il generale Mastrobuono, autore del volume, in occasione della visi- ta fattagli, a casa sua, dal sottoscritto accompagnato dai generali Sabino Malerba e Giorgio Pirrone, ai quali ho già precedentemente fatto cenno, a proposito dell'incidente di Piove di Sacco affermò che dopo "i fischi" il Luogotenente raccomandò al gen. Zanussi di
evitare "rappresaglie". Cioè: non costituire commissioni d'inchie- sta, non adottare nei riguardi dei militari, qualora individuati, prov- vedimenti disciplinari. Viceversa sembra che il generale Zanussi si sia comportato diversamente (vds ultime due righe della nota 26). La cosa certa è che in merito alla cerimonia a Piove di Sacco ed all'incidente dei fischi sia da parte del sen. Boldrini che del gen. Mastrobuono si fa solamente il nome del generale Zanussi. Nessuno dei due nomina il generale Primieri. Si ha di conseguenza la sensazione che non fosse presente e che il più elevato in grado sul
208