Page 222 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione
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circoscritta eco anche nelle ultime righe della 3• compagnia: pro- prio quella che in guerra era stata comandata, e trascinata tante volte alla vittoria, dal purissimo Eroe Capitano Giorgi, due volte Medaglia d'Oro al V.M. (cui era subentrato un Tenente di comple- mento, che in seguito ha retto per parecchi anni l'Amministrazione "rossa" di un Comune dell'Italia Centrale).
Si trattò comunque di un episodio determinato da imprevedibi- li contingenze di carattere fortuito, che furono però subito sfrutta - te ai propri fini antinazionali dai subdoli elementi attivisti, già in agguato col compito preciso di "pescare nel torbido". Naturalmente, le file di tali elementi erano manovrate alla cheti- chella dai "commissari politici" della XXVIII Brigata partigiana di Bulow-Boldrini, i quali avevano infinite possibilità di sobillare a proprio piacimento i più avventati e faziosi "volontari" arruolati nei Reggimenti di Fanteria del Gruppo di Combattimento "Cremona", e preferivano evitare di assumersi direttamente delle responsabilità che potessero provocare lo scioglimento della loro Brigata".
E qui termina questa ultima citazione del Generale Musco.
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Ritengo però utile ed interessante, a questo punto, per fare maggior luce sull'argomento, riportare anche quanto ebbe a dirmi in merito all'incidente in questione il Senatore MOVM Arrigo Boldrini, comandante della Brigata partigiana garibaldina "Mario Gordini" (24) anch'egli schierato con il suo reparto in occasione della visita del Luogotenente Generale del Regno. Il sen. Boldrini mi riferì che, da voci che circolavano nella sua formazione, il giorno 15 maggio venne a sapere che si prospettava la possibilità che il giorno dopo, 16 maggio, in occasione della visita in questione avessero luogo incidenti tra la truppa e che ritenne, di conseguenza di convocare immediatamente gli elementi più esperti e più anziani della sua Brigata (vds ultimo periodo della nota 24).
Ciò per spiegare loro molto chiaramente che in tale occasione non
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