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6  GFDS 42 • Conoscere • di Andrea Della Sala
STAND FOUNDATION DESIGNER MKII
A VOLTE RITORNANO
Esistono delle cose che farebbero impazzire, ne sono sicuro, anche il più preparato e coriaceo dei sociologi. Il caso della LS3/5a e di tutto quello che le ruota intorno è uno di quei misteri che nessu- no specialista è ancora stato in grado di spiegare.
Il successo che questo mini diffusore inglese ha con- seguito negli anni è un qualcosa che non si può spiegare con delle aride formule matematiche (beh, que- ste quasi mai spiegano alcunché a dire il vero...) e nemmeno rife- rendosi al suo basso costo di acquisto.
No, perché le ho ascoltate con le mie orecchie in sistemi messi maniacalmente a punto solo per loro e in catene da centinaia di migliaia di euro. Credo si tratti in definitiva soltanto di un progetto ben azzeccato da chi di acustica, e ancor più di musica, ne capisce tanto... ma tanto.
Un progetto che ha visto il suo livello prestazionale salire ancora, e vertiginosamente, quando è stato concepito lo stand dedicato.
Poi, tutto passa, e col tempo sono cessate le produzioni sia del diffusore da parte dei vari marchi licenziatari BBC che dello stand.
Da tre anni a questa parte però, gli stand dedicati a un diffusore che, nella sua configurazione classica, non esiste più da ven- ticinque anni sono tornati in produzione.
Trattasi dei Foundation Designer che, all’epoca in cui le varie versioni dei gloriosi mini- diffusori LS3/5a erano ancora tutte regolarmente disponibili, venivano considerati pratica- mente un tutt’uno con i diffusori
medesimi.
La costruzione dei piccoli moni- tor BBC prevedeva, infatti, che anche il supporto contribuisse alle loro sonorità.
Intendiamoci, tutti i supporti, a
seconda della loro altezza, con- formazione, tipologia di mate- riali impiegati, imprimono la loro impronta sonica al diffuso- re, quale che sia, che gli venga poggiato sopra.
Il caso della LS3/5a però è diverso.
Sin dalle specifiche di progetto
di questi bookshelf (argh!) si era giunti alla conclusione che il mobile dovesse contri-
buire al suono risuonando a determinate frequenze.
Ora, un supporto che a sua volta si eccitasse a quelle fre- quenze o ne assorbisse altre in maniera incontrollata, non
poteva essere accettato.
Fu per questo che, una volta capito che di questi monitor inglesi la maggior parte, ovve- ro ben più di quanti ne finirono nei furgoni degli studi mobili della BBC, sarebbe stato ospita- to nelle case di migliaia di audiofili inglesi prima e mondia- li poi, venne progettato IL sup-
porto adatto.
L’unico e il solo.
Nonostante questo, da principio molti appassionati preferirono acquistare i soli diffusori rinun- ciando al piedistallo.
Capirete quindi lo sconcerto di
quanti, a produzione di diffu- sori e piedistalli ormai ter- minata, volendosi dotare del minidiffusore inglese si accorse- ro che si, di LS3/5a usate se ne trovavano e anche parecchie (salvo verificarne integrità e ori- ginalità delle parti...), ma di









































































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