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8  GFDS 42 • Conoscere • di Bruno Fazzini
OSKAR HEIL, IL GENIO DELLA VELOCITÀ. IL PROGETTISTA CHE HA INVENTATO
IL TRASDUTTORE PIÙ VELOCE DEL MONDO
Costruito nei primi anni settanta, questo rivoluzionario altoparlante rappresenta a tutt’oggi la più gran- de innovazione nel campo della riproduzione sonora. Ancora presente e molto apprezzato da tantissimi audiofili, venne prima costruito dall’americana ESS ed è oggi proposto, in ver- sione semplificata, da un’azienda svizzera, la Precide, che lo produce e lo inse- risce nei suoi bookshelf. Sul territorio italiano i diffusori da stand con il tweeter
di Heil sono distribuiti da un piccolo ma storico importatore: Fugagnollo.
Il dott. Oskar Heil
Solo un filosofo (prese la laurea in quella disciplina nel 1933 all’università di Gottinghen studiando
anche fisica, matematica e musi- ca), poteva immaginare di rea- lizzare un altoparlante che andasse oltre le concezioni dello spazio e del tempo, costruendo
un’unità per i medio alti assolu- tamente innovati- va, non solo per il periodo in cui fu prodotta, ma che resta anticonven- zionale anche oggi. I bookshelf con l’AMT (Air Motion Trasformer) del dott. Heil di allora e quelli costruiti oggi, risultano avere dei parametri ancora inarrivabili anche da alcune moderne realizza- zioni.
OSKAR HEIL, LA STORIA
E IL MITO
Fino alla Seconda Guerra Mondiale, Oskar Heil appro- fondì gli studi ini- ziati con la moglie, fisico di origine russa, sul trasferi- mento delle microonde, e pub-
blicò un libro su questo tema nel 1935. Insieme indagarono il lavo- ro compiuto da un fascio di elettro- ni in grado di generare onde di radio frequenza con potenze molto maggiori dei normali tubi termoio- nici (valvole). Da questi dispositi- vi presero vita i primi sistemi radar il cui principio di funzionamento è utilizzato, con opportune modifi- che, anche ai giorni nostri. Ma il lavoro che lo rese famoso fu quel- lo riguardante i transistor ad effet- to di campo (FET), sistema che sembra inventato da Heil prima ancora del transistor bipolare. Lavorò poi all’università di Cambdrige, mettendo a frutto le sue esperienze esplorando il trasfe- rimento dei segnali nei cavi telefo- nici. Alla fine della guerra lasciò la Germania per andare a vivere sta- bilmente negli Stati Uniti.






















































































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