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GFDS 42 • Valutare • DIAPASON ADAMANTES III NW 61
re in terra è un rischio concreto.
Sono dotate di piastra contatti esclusivamente monowiring, di forma circolare posta sul retro del mobile, proprio sotto alla quasi altrettanto ampia apertura del condotto reflex posteriore. Indubbiamente diffusore e stand producono un insieme equilibrato, anche, o forse soprattutto per questo, per via di una certa originalità di entrambi.
Originale anche l’assortimento dei due altopar- lanti.
Il woofer, da 170 mm di diametro in polimetil- pentene trasparente, è accoppiato all’amplifica- tore in maniera diretta, da cui l’acronimo DDD (Diapason Direct Drive), e pertanto è privo di qualsiasi tipo di filtro.
Ciò, a detta dell’Azienda produttrice, si riflette su una maggiora velocità di risposta ai tran- sienti, oltre che per una maggiore pulizia del messaggio sonoro e per l’assenza di rotazioni di fase.
Il tweeter è invece un più classico componente in seta trattata da 20mm. Il filtro passa alto è cablato con cavo Van den Hul CS.
Abbastanza facile l’impedenza media, anche se il dato dichiarato di un minimo a 3,4 Ohm nel- l’intorno dei 200 Hz qualche pensiero iniziale (peraltro subito fugato all’ascolto) me lo ha creato in sede di installazione.
È infatti lo stesso minimo di una Wilson Duette, diffusori che mai e poi mai sono risul- tati pilotabili dai miei finali monotriodo (pur dichiarando una potenza minima applicabile di sette watt).
L’ASCOLTO
Le Adamantes sono state ospitate nella mia sala d’ascolto personale per un tempo molto lungo, che all’Azienda produttrice deve essere sembrato infinito a dire la verità, e questo mi ha consentito di collegarle a una quantità di apparecchi e catene davvero inusitata.
Mi sono divertito come un bambino in un negozio di giocattoli, e davvero non c’è retorica in questa affermazione.
I vari set up che ho potuto approntare hanno spa- ziato dal due telai costituito dal preamplificatore Spectral 30SS G2 e dal finale DMA 200S, dal medesimo pre accoppiato con i finali mono FM108, dal pre e finali Klimo Merlin LS+ e Beltaine, fino all’integrato Krell S300i.
Le sorgenti sono state varie: il lettore cd Naim CD555, il quattro telai dCS Scarlatti (già che c’ero...), il (delizioso) lettorino Krell S-350 (appa- recchio molto più vicino al listino delle Diapason in prova).
Diffusori di riferimento nel medesimo periodo sono stati i miei personali Merlin VSM MXR e i bookshelf Wilson Duette.
Cablaggi vari, dai Cardas SE 15 ai White Gold Prestige M, oltre ai consueti Klimo Reference di segnale e potenza.
Nonostante il suono con il pre e finale Spectral fosse davvero buono, eccettuato forse un lieve calo di presenza sul basso profondo, caratteristica che, dopo ripetuti ascolti e prove incrociate, mi sento di attribuire in gran parte al finale america- no, la scelta finale del set up si è orientata verso la strana coppia Spectral/Klimo con il preamplifi- catore 30 SS G2 posto a pilotare i monotriodo Beltaine da 5 watt cadauno.
La vaschetta circolare dei contatti di potenza, posta sotto al foro d’accordo reflex.

















































































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